«Gli studenti figli di migranti un grande potenziale per il Paese»- Corriere.it

DAL NOSTRO INVIATO
FORLI’ – La scelta era simbolica. Iniziare l’anno scolastico da Forl, a quatto mesi dall’alluvione che ha causato morte, distruzione e ferite ancora aperte. Ma la natura non si ferma davanti alle cerimonie, all’alba una scossa a pochi chilometri da qui ricorda a tutti la fragilit del territorio. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella davanti a mille studenti e professori nel campo sportivo dell’istituto tecnico Saffi-Alberti, sottolinea che l’anno scolastico si apre in queste terre con regolarit, nonostante i danni subiti dalle strutture. Anche se il terremoto di questa notte, in un Comune non lontano da qui, ha creato problemi alla scuola del luogo. Questo inizio cos in Romagna segno, forte e concreto, di tenacia e di resistenza.

proprio questo il messaggio nelle parole del capo dello Stato, che seguono quelle del ministro dell’Istruzione e del Merito. La scuola come specchio della societ, metafora delle difficolt ma anche delle potenzialit. Non solo luogo di formazione ma percorso verso il nostro futuro.

Un discorso ampio quello di Mattarella che affronta tutti i nodi aperti, e che acquista particolare forza quando puntualizza che la scuola per tutti e di tutti. Non tollera esclusioni, marginalizzazioni, differenze, divari. Ripete la parola inclusione, riferendosi ai giovani…