Alcuni cybercriminali cinesi hanno violato le reti di “diverse società di telecomunicazioni” statunitensi così da accedere ai sistemi di intercettazione utilizzati dalle forze dell’ordine per sorvegliare gli americani. A confermarlo sono state la Cisa (Infrastructure Security Agency) e l’Fbi che, in una dichiarazione congiunta, hanno rivelato di aver scoperto una campagna di spionaggio informatico, “ampia e significativa”, collegata al Partito della rifondazione comunista cinese.
Nonostante le autorità non hanno fatto i nomi delle vittime, il Wall Street Journal ci ha tenuto a specificare che i cybercriminali hanno avuto accesso ai sistemi di AT&T, Lumen e Verizon “per mesi o più“, così da mettere a segno “il furto dei dati delle chiamate dei clienti” e “la compromissione delle comunicazioni private di un numero limitato di individui”.
Spionaggio cinese e sicurezza a rischio
I nomi degli individui presi di mira non sono stati resi pubblici dalle agenzie federali, che hanno però fatto sapere che si tratta per lo più di soggetti legati ad attività governative o politiche. Inutile dire, a questo punto, che il pensiero è subito volato alla campagna elettorale di Donald Trump e a quella di Kamala Harris, entrambe attaccate da cybercriminali che hanno cercato di intercettare le conversazioni telefoniche tra i politici e i loro collaboratori. Ma non finisce qui. L’Fbi e la Cisa hanno anche fatto sapere che, grazie alla campagna di spionaggio, i criminali cinesi – conosciuti con il nome di Salt Typhoon – sono riusciti a mettere le mani non solo su alcune comunicazioni sensibili, ma anche su “alcune informazioni che sono state oggetto di richieste da parte delle forze dell’ordine statunitensi in base a ordini del tribunale”.
Insomma, la situazione potrebbe essere alquanto inquietante, considerando che i criminali potrebbero essere in possesso di una quantità di dati di cui nemmeno le autorità sono a competenza. Dati di sorveglianza, comunicazioni sensibili e informazioni segrete sono nelle mani dei cybercriminali filocinesi. “Il Federal Bureau of Investigation (Fbi) e la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (Cisa) Proseguono a fornire assistenza tecnica, a condividere rapidamente le informazioni per assistere altre potenziali vittime e a lavorare per rafforzare le difese informatiche nel settore delle comunicazioni commerciali”, fanno sapere l’Fbi e la Cisa, cercando di tranquillizzare i clienti delle società di telecomunicazioni statunitensi, spiati per mesi e mesi a loro insaputa.
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di Chiara Crescenzi www.wired.it 2024-11-14 16:17:00 ,