Starlink non ha certo bisogno di presentazioni. La divisione di SpaceX vanta ora quasi 4000 satelliti a bassa quota, che consentono alle persone di connettersi a internet dagli angoli più remoti del mondo. Ma quello che molti non sanno è che i satelliti Starlink sono uno strumento particolarmente amato dai minatori illegali del Brasile, che li utilizzano per coordinare la logistica delle loro operazioni illecite, ricevere un preavviso nel caso di raid delle forze dell’ordine ed effettuare pagamenti da ovunque si trovino.
Proprio ieri, infatti, gli agenti del gruppo di ispezione speciale dell’agenzia ambientale brasiliana e del gruppo di risposta rapida della polizia stradale federale hanno trovato un satellite Starlink nel territorio indigeno Yanomami, uno dei luoghi più remoti dell’Amazzonia, nei dintorni di un pozzo minerario illegale. Al di là di questo, hanno anche sequestrato oro, mercurio, munizioni e altre attrezzature utilizzate dai minatori in un’area nota come Ouro Mil, controllata dal Primo Comando della Capitale, l’organizzazione criminale più temuta del Brasile. Un raid che testimonia il notevole impegno del presidente Luiz Inácio Lula da Silva, che sta cercando di reprimere le violazioni ambientali, in particolare l’estrazione illegale nella terra di Yanomami, il più grande territorio indigeno del paese. Negli ultimi anni, si stima che 20.000 cercatori abbiano contaminato i corsi d’acqua del territorio con il mercurio usato per separare l’oro, sconvolto la vita delle popolazioni indigene, portato malattie e causato una carestia diffusa.
In questa attività illecita i satelliti Starlink sembrano avere un ruolo fondamentale. Non a caso, nelle ultime cinque settimane l’agenzia ambientale locale, nota come Ibama, ha sequestrato sette terminali nella terra di Yanomami. Fino allo scorso anno, infatti, i minatori illegali utilizzavano internet attraverso l’impianto di un’antenna fissa nei dintorni del territorio in cui operavano, rischiando di non poterla spostare all’arrivo delle forze dell’ordine o nel momento in cui decidevano di attaccare un altro sito minerario. Ma Elon Musk ha risolto tutti i loro problemi. I satelliti Starlink sono semplici da installare – anche senza l’aiuto di un tecnico – funzionano in movimento, assicurano un’ottima velocità di connessione anche nei luoghi più remoti e non mostrano segni di rallentamento durante le tempeste.
Certo, l’obiettivo di SpaceX nel territorio non era certo questo. “Super entusiasta di essere in Brasile per il lancio di Starlink per 19.000 scuole non collegate nelle aree rurali e il monitoraggio ambientale dell’Amazzonia”, aveva dichiarato Musk su Twitter durante la sua visita nel paese, lanciando un progetto che non è mai stato portato a termine. Solo tre terminali sono stati installati nelle scuole per un periodo di prova di 12 mesi, ma Starlink ha trovato comunque la sua nicchia di appassionati, i minatori illegali dell’Amazzonia. I satelliti hanno così alimentato un’attività criminale che è sempre esistita nel paese, e che si è espansa anche alla vendita illecita dei satelliti, commerciati attraverso gruppi Facebook alquanto obsoleti. Le forze dell’ordine si trovano ora di fronte ad un problema enorme. A chi spetta risolverlo?
Leggi tutto su www.wired.it
di Chiara Crescenzi www.wired.it 2023-03-16 10:14:00 ,