L’ex sindaca di Torino è sopravvissuta alla regola del secondo mandato: «Mi batterò per giustizia sociale, diritti, donne e giovani»
Chiara Appendino, lei è uno dei pochi big sopravvissuti alla mannaia del tetto del secondo mandato. Condivide la scelta di Grillo?
«Credo che mantenere questa regola
sia stata una scelta di coerenza, condivisa peraltro dal presidente Conte. Il Movimento non perderà queste grandi donne e uomini che si stanno spendendo ancora oggi per le nostre battaglie e sono sicura verranno valorizzate all’interno della nostra comunità».
Di Battista non si è candidato accusando i nemici interni. Ma non è che nel Movimento si temeva una scalata?
«Non entro nel merito delle scelte personali di Alessandro
, anche perché so quanto siano difficili da prendere. So che ha avuto un confronto sincero con Conte a riguardo di alcune posizioni politiche incompatibili con quelle del Movimento. Meglio chiarire adesso che dopo. Ho letto che vuole fondare un’associazione culturale con cui impegnarsi attivamente, una scelta civica che rispetto».
Anche sulle Parlamentarie c’è molta confusione. Tanti temono che Conte scelga i capilista e che rimangano pochi posti davvero contendibili.
«Sono aspetti su cui deciderà il Presidente, per quanto mi riguarda mi sono messa a disposizione candidandomi nella mia città, indipendentemente dalla minore o maggiore possibilità che il Movimento 5 Stelle ha di eleggere un parlamentare in questo seggio e sono pronta a fare le Parlamentarie».
Alcuni M5S si sono lamentati della sua candidatura, nonostante sia in regola, per via della condanna di piazza San Carlo.
«È dal 2019 che il codice etico distingue i reati colposi da quelli dolosi, prima, quindi, della sentenza di primo grado, per la quale ho fatto ricorso in appello».
A lei chi glielo ha fatto fare? Ha detto che vuole incidere per Torino, ma da opposizione si può fare ben poco.
«Da sindaca ho imparato quanto sia importante avere una solida rete nazionale per ottenere risultati per il tuo territorio: la linea 2 della metropolitana, le Atp finals, la cittadella dell’aerospazio e dell’automotive, sono alcuni esempi di risultati ottenuti grazie al rapporto con il governo. Ci ho riflettuto a lungo e ho deciso di rimettermi a disposizione sia della mia città
che del M5S con rinnovato entusiasmo».
Lei è solita parlare dei risultati conseguiti a Torino, ma il Parlamento è ovviamente diverso dal Comune. Quali saranno le battaglie che porterà avanti Chiara Appendino?
«Giustizia sociale, transizione energetica ed ecologica, diritti e donne e giovani sono i temi principali per i quali continuerò a battermi insieme al movimento».
E tre priorità del programma?
«Intervento sul cuneo fiscale con abolizione dell’Irap per aiutare le imprese in difficoltà e la semplificazione fiscale, innalzamento del salario minimo e lotta al precariato per tutelare in particolare i nostri giovani. La più urgente, però, è il contenimento dell’inflazione e, quindi, dei prezzi al consumo».
Con il Movimento è finita l’esperienza del governo Draghi. Dal Pd vi accusano di aver fermato un momento di crescita.
«Draghi si è presentato in Senato non dando risposte concrete ai temi sociali da noi posti, chiedendo una delega in bianco e mettendo in discussione alcuni provvedimenti come il superbonus a cui si deve buona parte dell’incremento del Pil. Ci assumiamo la responsabilità delle nostre scelte ma va chiarito che prima il Pd, rinnegando se stesso, ha voluto inserire nel Dl Aiuti una norma per la costruzione di un nuovo inceneritore che era invotabile per noi e poi è stata la destra a sfruttare l’occasione per andare al voto. Nel Governo si resta per ottenere risultati non per lasciare che i cittadini soffrano per lo stallo della maggioranza».
Crede che il dialogo con il Pd che si è spezzato si possa con il tempo riannodare?
«Intanto manteniamo gli impegni dove governiamo insieme. Il dialogo non deve mai venire meno, ma le alleanze sono un’altra cosa. Il Pd ci ha chiuso la porta per mettersi nelle mani di Calenda ed ex Forza Italia e si è visto che successo sia stato
. Noi ci presentiamo da soli, mettendo in cima ad ogni cosa il nostro programma, assumendoci precisi impegni su cui essere giudicati dai cittadini».
11 agosto 2022 (modifica il 11 agosto 2022 | 23:33)
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Emanuele Buzzi , 2022-08-11 20:58:18 ,