Il Principe su Netflix, perché merita assolutamente di essere vista

Il Principe su Netflix, perché merita assolutamente di essere vista


Al centro della serie c’è un delitto che potrebbe ispirare un gangster movie da grande cinema, con al centro l’ultimo erede al trono d’Italia, un principe allora in esilio accusato di omicidio. Attorno a lui, in una gravitazione accusatoria perenne, una serie di testimoni che denunciano sparizioni misteriose di prove cruciali, tentativi di far passare l’omicidio come “un incidente insignificante”, il trasferimento di un giudice a Tahiti e una serie di altre anomalie piuttosto clamorose che culminano in un’assoluzione alla Corte di Assise di Parigi, malgrado l’instancabile lavoro di denuncia e protesta della sorella della vittima. Ex top model, Birgit Hamer diventa una sorta di eroina decisa a lottare affinché suo fratello ottenga giustizia. Una vicenda così complessa, dal punto di vista giudiziario e umano, meritava un racconto altrettanto multistratificato, accurato e interessante come questa serie, decisamente da vedere.

La famiglia Hamer

Netflix

Perché pur trattando una vicenda del 1978, la visione resta attuale per una serie di motivi, dagli infiniti stratagemmi e privilegi di una classe sociale ormai sulla carta inesistente, quella monarchica (siamo orgogliosamente repubblicani), fino al senso di impunità che ogni delitto senza castigo trascina con sé. Ognuno si farà una sua idea in merito alla vicenda e al protagonista, coinvolto in altri casi molto controversi. Resta che dopo l’arcinota confessione involontaria intercettata in cella, che lui ancora oggi nega, così potente che avrebbe potuto decostruire ogni linea difensiva (ma così non è andata), sentirlo affermare di non avere rimorsi fa male. “Anche se avevo torto… devo dire che li ho fregati. È davvero eccezionale: venti testimoni, e si sono affacciate tante di quelle personalità importanti. Ero sicuro di vincere“. Fa male, come fa male quel suo “Chi vuole uno champagnino?” nel finale, che in un attimo rievoca l’odore stantio di abuso di potere e arroccamento sui propri privilegi che una certa classe sociale ha a lungo portato con sé. Ieri la chiamavamo monarchia, oggi potrebbe avere altri nomi.



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di Claudia Catalli www.wired.it 2023-07-04 14:44:27 ,

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