Il Signore degli Anelli, perché un romanzo ispirato deve essere distrutto

Il Signore degli Anelli, perché un romanzo ispirato deve essere distrutto

Il Signore degli Anelli, perché un romanzo ispirato deve essere distrutto


Dovrà pagare un risarcimento di spese legali da 153mila dollari e “distruggere in modo permanente tutte le copie fisiche ed elettroniche” di un libro che ha scritto nel 2022 ispirato a Il Signore degli Anelli di John Ronald Reuel Tolkien. Protagonista della vicenda è lo scrittore statunitense Demetrious Polychron, autore che ha lavorato soprattutto a manoscritti di fan fiction, un genere che si ispira a luoghi e personaggi di opere già esistenti.

Come riporta Il Post, l’uomo ha infatti perso una causa intentata contro di lui da Amazon e da Tolkien Estate, l’ente che tutela la memoria e le opere dello scrittore, tra le altre, de Il Signore degli Anelli, perché il suo The Fellowship of the King (La compagnia del re) viola il diritto d’autore degli scritti del britannico.

Si è conclusa in questo modo una battaglia legale partita proprio nel 2022, quando Polychron aveva accusato il colosso di Seattle e l’ente di avere utilizzato alcuni estratti del suo libro, definito da lui “il seguito perfetto” della saga tolkeniana, per realizzare la serie tv ideata da J. D. Payne e Patrick McKay Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, disponibile in streaming proprio su Prime Video. Lo statunitense aveva chiesto un risarcimento di circa 250 milioni di dollari, ma ad agosto il tribunale di Los Angeles ha archiviato il caso, specificando peraltro come Polychron si fosse “palesemente appropriato” di personaggi, trame, ambientazioni e altri dettagli tipici degli scritti di Tolkien.

A loro volta, Amazon e Tolkien Estate hanno dunque portato in tribunale l’autore inglese, chiedendo il pagamento di un totale di 153mila euro di spese legali e l’eliminazione di ciascuna copia fisica e digitale di The Fellowship of the King. D’altronde, archiviando il caso lo scorso agosto, il giudice Stephen V. Wilson aveva definito “irragionevoli” e “frivole” le pretese di Polychron, considerato che il suo libro era interamente basato sul mondo de Il Signore degli Anelli. Una vittoria per la Tolkien Estate, perché “non consentirà ad autori e editori non autorizzati – ha spiegato l’avvocato Steven Maier – di monetizzare le opere J.R.R. Tolkien”.

I romanzi di J. R. R. Tolkien sono tra i più amati di sempre e sono stati tantissime, negli anni, le opere di fan fiction nate per mano degli appassionati della saga de Il Signore degli Anelli. Mentre quasi tutte sono realizzate senza alcun intento commerciale, Polychron aveva invece scritto il suo romanzo con l’obiettivo di monetizzare. Secondo i legali della Tolkien Estate, la sentenza che lo riguarda dovrebbe quindi evitare che altri autori possano lanciarsi in operazioni commerciali simili.



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di Alessandro Patella www.wired.it 2023-12-19 12:04:47 ,

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