Incidente sul lavoro a Monopoli: 2 operai muoiono in un cantiere edile. Sono stati schiacciati dalle macerie

Incidente sul lavoro a Monopoli: 2 operai muoiono in un cantiere edile. Sono stati schiacciati dalle macerie

Incidente sul lavoro a Monopoli: 2 operai muoiono in un cantiere edile. Sono stati schiacciati dalle macerie



Due operai sono decessi in un cantiere edile a Monopoli, nel sud Barese. L’incidente sul lavoro si è verificato in via Lagravinese alla periferia della città. Ancora ignote le cause. Le indagini sono affidate alla polizia. Secondo le prime informazioni i morti, Vito Germano di 64 anni e Cosimo Lomele di 62, erano di Conversano.

Secondo quanto ricostruito finora, i due operai si trovavano all’interno di uno dei vasti scavi per le condutture dell’impianto fognario di un nuovo complesso edilizio, quando un costone roccioso si è staccato e li ha travolti. Inutile ogni tentativo di soccorso dei sanitari intervenuti. Sul posto per i rilievi sono intervenuti gli agenti del commissariato di Monopoli, i vigili del fuoco e il personale dello Spesal dell’Asl Bari.

I sindacati

Pe la Cgil “il tragico ed intollerabile stillicidio di infortuni gravi e decessi sul lavoro non si ferma: sono 100 i morti nei soli primi due mesi del 2023, con una tragica media di 12 decessi alla settimana: non sono solo numeri, riguardano la vita delle persone, la loro dignità, i loro diritti. Agricoltura ed edilizia si confermano i settori più a rischio. Serve investire massicciamente in sicurezza e legalità – hanno detto Ignazio Savino, segretario generale Fillea Bari e Puglia e Gigia Bucci segretaria generale Cgl Bari – Dalle ultime verifiche effettuate dall’Ispettorato, dall’Inps e dall’Inail 2 aziende su 3 risultano irregolari e il cantiere edile si conferma uno dei luoghi di lavoro più pericolosi. Ancor più inquietante è l’età delle vittime: non è possibile registrare l’ennesima tragedia che riguarda operai over 60. Adesso basta: chiediamo l’introduzione nel codice penale dell’aggravante di omicidio sul lavoro per garantire la certezza di una pena e misure come il sequestro patrimoniale volte a riconoscere ai famigliari delle vittime almeno un giusto indennizzo”.

Secondo Luigi Sideri, segretario generale Filca-Cisl Bari, “i cantieri Proseguono a essere uno dei luoghi di lavoro più pericolosi, con un numero inaccettabile di incidenti, con decessi e infortuni che spesso provocano danni permanenti ai lavoratori. Non finiremo mai di ripetere che è necessaria una nuova cultura della sicurezza, con progetti ad hoc a partire dalle scuole”.

Per Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo nazionale Uil e commissario straordinario Uil Puglia; e Franco Pappolla, segretario generale Feneal Uil Puglia “non si può più permettere che questo accada nel silenzio generale. Ci stiamo battendo da anni per mettere la sicurezza sui posti di lavoro al centro dell’agenda del governo, chiediamo più controlli, più ispettori e il rispetto delle norme in materia di sicurezza. È urgente riaprire la discussione sui lavori usuranti: è inammissibile che due lavoratori di quell’età debbano essere costretti ad affrontare mansioni così gravose”.

“Questa tragedia – dicono Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, e Giuseppe Sanzò, segretario Ugl Puglia – ci ricorda come la sicurezza sul lavoro sia una priorità assoluta, ancora lontana dall’essere garantita. In tal senso, occorre sollecitare le coscienze di tutti: bisogna fare di più per rendere i luoghi di lavoro posti sicuri, dove la vita sia tutelata al di sopra di ogni cosa. Il lavoro deve nobilitare, non uccidere”

I sindaci

“Sono stravolto dalla notizia di questa mattina: come comunità siamo vicini alle famiglie dei due lavoratori, due figli della nostra città. Un evento drammatico, per cui domani proclamerò il lutto cittadino”. Lo ha detto il sindaco di Conversano Giuseppe Lovascio, dopo aver appreso della morte di due operai. Lovascio è andato sul luogo dell’incidente assieme al sindaco di Monopoli, Angelo Annese: “È una giornata molto triste per tutti, che ha visto un bilancio pesantissimo in un cantiere privato della nostra città – ha commentato – Questo è il momento del silenzio, della vicinanza alle famiglie, in attesa che siano fatte tutte le opportune verifiche e siano chiarite le eventuali responsabilità”.

 

Controlli Spesal

Il 20 % delle aziende in provincia di Bari è risultato non in regola in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, essendo state accertate violazioni dallo Spesal. È quanto emerge dal Piano di prevenzione 2022 “L’Alternanza alternativa” che ha permesso al servizio Spesal della Asl di Bari di raggiungere e, soprattutto, di verificare 70 aziende distribuite sul territorio, appartenenti a 7 differenti comparti produttivi, in aggiunta a quelle già previste nella normale attività di vigilanza. I controlli hanno riguardato la sicurezza dei luoghi di lavoro e delle procedure ai fini della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali dei lavoratori e, in particolare, degli studenti che svolgono, anche se per breve tempo, il periodo di formazione sul campo ospitati in aziende del territorio.

Da metà marzo a fine aprile 2022 sono state individuate 70 aziende, 42 hanno inviato il questionario compilato, mentre 28 aziende non hanno restituito il questionario. Dall’analisi dei dati, sono emerse alcune criticità. È stato accertato che 15 aziende sono risultate non a norma di cui 11 del comparto meccanica di precisione e meccanica automobili, 2 aziende del comparto agricoltura e 2 aziende del comparto produzioni alimentari. In tutte queste aziende sono state accertate violazioni relative alla sicurezza delle macchine e ai requisiti dei luoghi di lavoro. Nelle 2 aziende del comparto produzioni alimentari.



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[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-05-24 13:29:22 ,bari.repubblica.it

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