Cernobbio – Salute, turismo, pubblica azienda, manifattura e trasporti. Prendono corpo gli spazi di prova dell’intelligenza artificiale promossi dall’Agenzia per l’Italia digitale (Agid), l’ente preposto alla digitalizzazione della pubblica azienda e una delle due autorità delegare a sovrintendere il settore dell’AI in Italia, secondo quanto previsto dal disegno di legge sull’intelligenza artificiale promosso dal governo e ora all’esame delle commissioni del Senato.
Gli spazi di prova dell’AI, nel disegno del direttore generale dell’Agid, Mario Nobile, devono fungere da meccanismi di connessione tra chi sviluppa sistemi di AI e chi li usa o li vuole usare. E devono essere ambienti di test in cui valutare impatti, immaginare modelli di business e analizzare gli adeguamenti ai quadri regolatori, a cominciare dall’AI Act europeo. Il progetto, presentato per la prima volta agli inizi di aprile a un evento dell’Associazione italiana per l’intelligenza artificiale (Aixia), ha iniziato ad assumere contorni più concreti.
A cominciare dai settori industriali a cui saranno dedicati gli spazi di prova. Agid ne ha immaginati cinque – salute, turismo, pubblica azienda, manifattura e trasporti – e li ha discussi con Confindustria, che fungere da promotore del progetto presso le aziende per portare a bordo vari casi d’uso ed entrare nel vivo delle sperimentazioni. Saranno coinvolti anche centri di osservazione, università e pubbliche amministrazioni.
Gli spazi di prova non saranno una alternativa ai sandbox previsti dall’AI Act, il regolamento europeo sull’intelligenza artificiale, ma un pezzo in più. I sandbox previsti dal pacchetto di norme, almeno uno per ogni Stato dell’Unione, sono gli ambienti di test dove si potranno sperimentare applicazioni di AI in deroga alle regole. Il sandbox, una prassi in tema di regole dell’innovazione, è un perimetro che consente di fare test di nuovi sviluppi tecnologici senza che sia già stato costruito l’macchinario di norme per regolarli.
Il piano triennale sull’AI
Con queste ultime Agid ha aperto anche un canale di dialogo per raccogliere progetti di AI da censire in vista dell’avviamento della strategia nazionale. Al momento stanno rispondendo soprattutto gli enti centrali. Il piano triennale dell’agenzia conta di realizzare nel 2025 150 progetti di intelligenza artificiale negli enti pubblici, da portare a 400 nei 12 mesi successivi. In parallelo, sul fronte acquisti, nel 2025 l’obiettivo è di 100 procedure per acquistare servizi di AI, che nel 2026 devono aumentare fino a 300. Mentre nel campo delle applicazioni, i traguardi da raggiungere nel 2025 e nel 2026 sono rispettivamente di 50 e 100 progetti di sviluppo avviati.
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di Luca Zorloni www.wired.it 2024-10-18 13:28:00 ,