isolati per un anno preparando la missione sul pianeta rosso
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Una missione nello spazio non è certo un gioco da ragazzi. E accanto a pericoli, impegni, stress e ansia da prestazione, la solitudine che si sperimenta a migliaia di chilometri dal proprio pianeta, così come la convivenza forzata con i compagni di missione, non vanno certo sottovalutati. A maggior ragione quando i nostri astronauti inizieranno a spingersi verso obbiettivi più distanti e ambiziosi, come Marte. La Nasa, fortunatamente, sembra conscia del pericolo. Non a caso, negli scorsi giorni è iniziato un esperimento unico nel suo genere, nome in codice progetto Chapea: 5 scienziati conviveranno per un anno in un habitat pensato per riprodurre con la massima fedeltà quello in cui si potrebbe svolgere una futura missione marziana, per testare i limiti psicologici dell’equipaggio e raccogliere dati preziosi per prevenire eventuali problemi.

Prospettive marziane

La missione si svolge all’interno di un habitat costruito presso lo Johnson Space Center di Houston della Nasa. Una struttura di 150 metri quadrati ribattezzata Mars Dune Alpha, pensata per immergere nel modo più realistico possibile i partecipanti nell’ambiente in cui si troverebbero ad operare gli astronauti durante una missione marziana. L’habitat è stato stampato in 3D utilizzando materiali simili a quelli a cui si avrebbe accesso sulla superficie del pianeta (sabbia rossa, sostanzialmente), perché è quello che potrebbe avvenire in una missione reale, visto che è più efficiente produrre le strutture in loco, piuttosto che doverle spedire intatte dalla Terra. È completamente arredato, e al suo interno prevede cabine singole, piccole ma confortevoli, uno spazio comune dove tenere riunioni e consumare i pasti in compagnia, una zona di lavoro, due bagni e una cucina. Non è tutto, perché all’esterno delle porte stagne della stazione Mars Dune Alpha, i cinque volontari scelti per la missione troveranno un altra area di circa 120 metri quadrati, pensata per riprodurre la superficie di Marte, con una pavimentazione di sabbia rossa e un paesaggio marziano ad adornare le pareti. È qui che i quattro svolgeranno infatti uno dei loro compiti giornalieri: passeggiate marziane simulate, completamente bardati all’interno di finte tute spaziali.

La routine

In totale, la missione è destinata a durare 378 giorni, durante i quali i partecipanti saranno isolati dal mondo esterno all’interno dell’habitat Mars Dune Alpha, e impiegheranno il loro tempo impegnati in attività che simulano quelle che potrebbero occupare le giornate dei primi astronauti che metteranno piede su Marte. A partire, lo dicevamo, dalle attività extraveicolari, o meglio le passeggiate marziane. La Nasa si è impegnata a fondo per renderle più simile possibile ad autentiche mini missioni per astronauti. Fornendo lo spazio esterno di tapis roulant, realtà virtuale, attrezzi e dispositivi per la coltivazione e per simulare riparazioni e manutenzione dell’habitat, con cui rendere l’esperienza più immersiva.



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di Simone Valesini www.wired.it 2023-07-10 05:00:00 ,

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