“Non fatelo!”. E’ l’ultimo appello lanciato dal presidente americano Joe Biden all’Iran mentre Israele attende ad ore l’attacco di Teheran “sul sud o sul nord del Paese” in risposta all’attacco israeliano del 1 aprile scorso al consolato iraniano in Siria.
“Attacco imminente”
Secondo le fonti Usa l’attacco dell’Iran sarebbe imminente. Israele, a quanto riferito alla Cbd, sarà bombardato con un centinaio di droni e decine di missili e sarà impegnativo per gli israeliani difendersi da un attacco di tale portata, sebbene sia trapelata la possibilità che gli iraniani possano optare per un attacco su scala ridotta per evitare un’escalation.
Biden: “Aiuteremo Israele”
“Siamo dediti alla difesa di Israele. Sosterremo Israele, aiuteremo a difendere Israele e l’Iran non avrà successo“, ha detto Biden ai giornalisti. Quanto ai tempi di un possibile attacco, il Presidente dice di aspettarselo “prima piuttosto che poi” anche se spiega di non voler svelare informazioni classificate.
Gli Usa mandano rinforzi
Intanto il dipartimento della Difesa Usa sta rafforzando le sue posizioni in Medio Oriente come rivelato da fonti della Difesa Usa alla Cnn. Lo spostamento di ‘asset’ militari è teso a “rafforzare gli sforzi di deterrenza regionale e aumentare la forza di protezione delle forze Usa”.
Intelligence: le forze Usa non verranno attaccate
Secondo il New York Times che cita funzionari americani ed iraniani, l’Iran attaccherà Israele ma non gli Stati Uniti o le loro forze militari. Gli Stati Uniti hanno forze militari in diversi punti del Medio Oriente, ma è probabile che l’Iran non le prenda di mira, per evitare di scatenare un conflitto diretto con gli Usa.
Ma a smentire le indiscrezioni di intelligence è la stessa Teheran che attraverso diversi Paesi arabi nei giorni scorsi ha fatto sapere che se gli Stati Uniti si lasceranno coinvolgere, le forze americane nella regione verranno attaccate. A riportarlo è per Axios, Barak Ravid, citando tre funzionari americani, secondo i quali nei giorni scorsi gli iraniani hanno detto a diversi governi arabi che considerano gli Stati Uniti come responsabili dell’attacco israeliano a Damasco, indipendentemente dagli sforzi degli Stati Uniti per prendere le distanze dall’episodio.
Esercito israeliano in massima allerta
Intanto l’esercito israeliano è in massima allerta. “Siamo pronti per l’attacco e la difesa utilizzando varie capacità di cui dispongono le Idf, e pronti anche con i nostri partner strategici”, ha dichiarato il portavoce delle Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari. “Siamo in allerta, altamente preparati per vari scenari e valutiamo costantemente la situazione”.
Annunciando che “non vi è alcuna modifica alle istruzioni del Comando del fronte interno”, Hagari ha sottolineato che “un attacco dal territorio iraniano sarebbe una prova evidente delle intenzioni iraniane di aggravare la situazione in Medio Oriente e di smettere di nascondersi dietro i proxy”. “Abbiamo una capacità di difesa a più livelli che si è dimostrata valida durante la guerra, con migliaia di intercettazioni riuscite”, ha aggiunto il portavoce, pur ammettendo che “la difesa non sarà mai ermetica”.
Gallant vede il generale Usa
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha incontrato il comandante del Centcom, il generale americano, Michael Erik Kurilla, con il quale ha discusso della “risposta a un attacco iraniano con lo Stato di Israele, che potrebbe provocare un’escalation regionale”. “I nostri nemici pensano di poter dividere Israele e gli Stati Uniti, ma è vero il contrario, ci stanno avvicinando e rafforzando i nostri legami, siamo spalla a spalla”.
E ancora, Gallant si dice “certo che il mondo vede il vero volto dell’Iran, il corpo terroristico che incita agli attacchi in tutto il Medio Oriente, che finanzia Hamas, Hezbollah e altre forze, e che ora minaccia anche lo Stato di Israele”. “Siamo pronti a difenderci a terra e in aria, in stretta collaborazione con i nostri partner, e sapremo come rispondere”, ribadisce il ministro dopo l’incontro con Kurilla, arrivato a Tel Aviv nei giorni scorsi, dinanzi al rischio di un attacco di Teheran in rappresaglia al raid israeliano del primo aprile scorso contro il consolato iraniano a Damasco.
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2024-04-12 22:21:00 ,