Sono state rilasciate. E hanno già parlato al telefono con il presidente Joe Biden. Judith Tai Raanan e sua figlia, Natalie Raanan – per 14 giorni nelle mani di Hamas – sono libere. Madre e figlia, americane di Chicago, in visita in Israele il 7 ottobre, sono le prime ad essere state liberate. Il Qatar ha confermato il suo ruolo nel rilascio e ha affermato che continuerà a mediare con l’obiettivo di garantire il rilascio di tutti gli ostaggi. Biden, rispondendo ai cronisti, sembra augurarsi che l’attacco di terra israeliano venga rinviato. Poi la precisazione: “Pensava di rispondere a un’altra domanda”. Intanto l’Onu avverte la cittadinanza di Gaza City: “Abbiamo ricevuto un alert da Israele, lasciate subito le scuole”. Sul piano degli aiuti umanitari, Biden garantisce che è stato raggiunto l’accordo per l’apertura del valico di Rafah entro 24 ore. Anche se finora gli annunci sono sempre rimasti senza conseguenze.
Hamas: “Al lavoro per liberare altri ostaggi”
Hamas si dice “al lavoro con mediatori di Egitto, Qatar e altri paesi amici”, per arrivare alla liberazione di altri ostaggi “stranieri” dopo le due donne americane. “Cerchiamo di attuare la nostra decisione di rilasciare individui di nazionalità straniera sotto custodia temporanea, come e quando le circostanze di sicurezza lo consentiranno”.
Nyt: gli Usa chiedono a Israele di evitare attacchi contro Hezbollah
Secondo il Nyt, Joe Biden e il segretario di Stato Usa Antony Blinken hanno “privatamente” esortato Israele a evitare attacchi pesanti contro Hezbollah. Il timore di Washington è che alcuni dei falchi del gabinetto di guerra israeliano vogliano un attacco preventivo contro Hezbollah che porterebbe Israele a combattere su due fronti; Hamas nel sud ed Hezbollah nel nord con il rischio di coinvolgere nel conflitto gli Stati Uniti e l’Iran.
Allarmi antiaereo vicino a Gaza
Le sirene di allarme antiaereo sono risuonate in nottata in diverse comunità israeliane vicino al confine con Gaza. Lo riferisce il sito del Times of Israel.
Da star di Hollywood appello per la tregua a Gaza
Decine di star di Hollywood hanno scritto una lettera al presidente Joe Biden chiedendo di adoperarsi per un cessate il fuoco tra Israele e Hamas “prima che sia persa una nuova vita umana”.
Hanno firmato l’appello dell’organizzazione Artists4Ceasefire, tra gli altri, Andrew Garfield, Kristen Stewart, Oscar Isaac, Quinta Brunson, Ayo Edebiri, Cate Blanchett, Hasan Minhaj, Jeremy Strong e Joaquin Phoenix. Gli attori chiedono di porre fine alla “devastante perdita di vite umane e agli orrori che vediamo scorrere davanti ai nostri occhi” e affermano che “la vita è sacra in tutti i casi, non importa a che fede o etnia appartieni”. La lettera fa seguito a un’altra dello stesso tenore firmata, per conto di Artists for Palestine UK, da celebrità come Tilda Swinton, Miriam Margolyes, Charles Dance, Steve Coogan, Peter Mullan, Maxine Peake e Khalid Abdalla.
Biden corregge il tiro sull’attacco di terra: “Non avevo sentito la domanda”
Pochi minuti dopo che i media al seguito di Joe Biden hanno diffuso la notizia che il presidente americano auspica un posticipo dell’invasione di Gaza da parte di Israele “finché altri ostaggi non saranno liberati” la Casa Bianca corregge il tiro. Biden “ha sentito male la domanda”, si legge in una nota nella quale si spiega che la risposta “sì” del presidente si riferiva alla necessità che Hamas liberi altri ostaggi e non ad un rinvio dell’invasione di terra.
Biden: “Israele posticipi l’invasione di Gaza”
Israele dovrebbe ritardare un’invasione di terra. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden, che salendo sull’Air Force One per andare nel Delaware per il weekend ha risposto “sì” ai cronisti che gli chiedevano se fosse opportuno, da parte di Israele, aspettare per l’invasione di Gaza al fine di incassare tempo nelle trattative per la liberazione degli ostaggi.
Biden: “Attacco Hamas contro i rapporti Israele-Stati arabi”
Hamas ha attaccato Israele anche per impedire la normalizzazione dei rapporti con gli Stati arabi. Lo ha detto Joe Biden ad un evento elettorale a Washington. “Una delle ragioni per cui lo hanno fatto è perchè sapevano che mi sarei seduto al tavolo dei negoziati con l’Arabia Saudita”, ha sottolineato il presidente americano. “Perché i sauditi volevano riconoscere Israele e questo avrebbe reso più unito il Medio Oriente”, ha aggiunto Biden.
Esercito israeliano: in due settimane 1.400 vittime
Il bilancio di due settimane di conflitto è stato pubblicato sul profilo su X delle Forze armate israeliane: oltre 6.900 razzi lanciati da Gaza contro Israele (oltre 450 lanci falliti all’interno di Gaza). Oltre 1.400 vittime. Oltre 4.600 feriti. Più di 200 ostaggi presi. Neutralizzati più di 1.000 terroristi di Hamas, molti dei quali dopo essersi infiltrati in Israele. Eliminati decine di alti leader terroristici di Hamas”.
Il padre di una delle donne rilasciate: “Sta bene”
Il padre e nonno delle due americane rilasciate da Hamas ha parlato con la figlia e ha detto che “sta bene”. Lo riferisce l’Associated Press. “Sta bene. Sta molto bene”, ha detto Uri Raanan, che vive alla periferia di Chicago. Il 71enne ha detto di aver visto al telegiornale che Hamas stava liberando una madre e una figlia americane, e ha trascorso la giornata sperando che si riferissero a sua figlia, Judith Raanan, e sua nipote, la 17enne Natalie. Raanan ha anche spiegato che le due donne dovrebbero essere in viaggio per Tel Aviv e quindi negli Usa, in tempo per il 18esimo compleanno della nipote la settimana prossima.
Onu: “Evacuare subito cinque scuole a Gaza City”
L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha ricevuto un avvertimento da parte di Israele di evacuare “il più velocemente possibile” cinque scuole a Gaza City. “Abbiamo fatto il possibile per protestare e respingere questa decisione, ma questo significa che da ora queste strutture non sono più sicure”, scrive l’Unrwa in una nota. Le scuole, al momento piene di rifugiati, sono vicine all’ospedale Al-Ahli, in cui martedì è avvenuta una terribile esplosione.
Biden alle due donne liberate da Hamas: “Vi aiuteremo a uscire dal calvario”
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha parlato con le due donne americane liberate da Hamas, dopo quasi due settimane di prigionia. Dopo la telefonata con la famiglia dei due ex ostaggi, Biden ha voluto rassicurare direttamente Judith Tai Raanan e la figlia Natalie Shoshana, residenti a Chicago, dicendo loro che “avranno tutto il sostegno del governo degli Stati Uniti per uscire da questo terribile calvario”.
Qatar sugli ostaggi: “Continueremo il dialogo”
Il ministero degli Affari Esteri del Qatar ha confermato il suo ruolo nel rilascio dei primi due ostaggi nelle mani di Hamas e ha affermato che continuerà a mediare i negoziati con l’obiettivo di garantire il rilascio di tutti coloro che sono ancora sequestrati. “La svolta di oggi arriva dopo molti giorni di continua comunicazione tra tutte le parti coinvolte”, ha detto in una nota Majid Al-Ansari, portavoce ufficiale del Ministero degli Affari Esteri del Qatar. “Continueremo il nostro dialogo sia con israeliani sia con Hamas, e speriamo che questi sforzi portino al rilascio di tutti gli ostaggi civili di ogni nazionalità”.
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www.repubblica.it
2023-10-21 02:16:46 ,