L’intesa è stata firmata: la pillola anti Covid Paxvloid arriverà in tutte le farmacie del Paese e distribuito per il trattamento precoce dell’infezione. L’accordo è stato siglato dal Ministero della Salute insieme ad Aifa, Federfarma servizi, Federfarma, Assofarm, Farmacie Unite e Adf con il supporto per la diffusione su tutto il territorio nazionale di Distribuzione Intermedia. Sarà possibile ottenere l’antivirale presentando in farmacia la ricetta del proprio medico di base che autorizzerà così all’utilizzo della pillola anti Covid. «L’Agenzia italiana del farmaco ha chiesto alle nostre Associate di sostenere l’accesso sul territorio ai farmaci antivirali per il trattamento del Covid-19», ha spiegato il presidente di Federfarma Servizi Antonello Mirone, confermando la piena disponibilità a collaborare «per la pronta reperibilità del medicinale nelle farmacie».
Che cos’è il Paxvloid e come funziona
Lo scorso 12 aprile era stata la stessa Agenzia del farmaco italiana ad annunciare il via libera per i farmaci antivirali utili alla cura di Covid-19. Prima dell’ok definitivo, le pillole anti virus erano rimaste a disposizione solo di alcuni centri ospedalieri individuati dalle regioni. Dopo la pubblicazione della decisione di Aifa in Gazzetta, avvenuta il 19 aprile, i medici di base sono ufficialmente autorizzati a prescrivere medicinali come il Paxvloid di Pfizer, per il momento l’unico prodotto ad essere disponibile in farmacia. Si tratta di un farmaco combinato che contiene due principi attivi in due compresse diverse: l’antivirale Nirmatrelvir unito al Ritonavir. Il Nirmatrelvir riduce l’abilità del Sars-Cov-2 di moltiplicarsi nel corpo del paziente. Il Ritonavir prolunga l’effetto del primo, aiutandolo a rimanere a lungo in circolazione a livelli che abbiano effetti sulla moltiplicazione del virus. La cura consiste nella combinazione di tre compresse: due compresse da 150 mg più una da 100 mg di Ritonavir da assumere insieme per via orale ogni 12 ore per 5 giorni.
Quanto è efficace e quando serve
L’efficacia riconosciuta dai test eseguiti dai ricercatori è dell’89% per la riduzione di ricoveri e decessi. «Paxlovid è un farmaco che va gestito da mani esperte», spiega l’infettivologo del San Martino di Genova Matteo Bassetti, «perché all’interno c’è il Ritonavir, che abbiamo usato moltissimo già nella terapia contro Hiv-Aids. Quindi è una terapia domiciliare delicata, va fatta attenzione all’interazione con altri farmaci». Sarà compito dei medici di base farsi trovare pronti sul corretto utilizzo del farmaco anti Covid prescrivendo, tra le altre cose, entro i cinque giorni dalla comparsa dei sintomi e non dal tampone positivo. La cura domiciliare è difatti esclusivamente autorizzata per il trattamento della fase precoce dell’infezione con l’obiettivo di prevenire stadi più gravi e quindi eventuali ricoveri e decessi.
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Scritto da Giada Giorgi perwww.open.online il 2022-04-20 11:48:58 ,