Il giornalista Filippo Facci è stato raggiunto da un ammonimento del Questore di Milano. L’ex compagna lo accusa di stalking. L’editorialista di Libero ha detto che alla base del provvedimento c’è stato «uno scambio di mail che non sono piaciute». Ha fatto sapere di aver denunciato la «madre dei suoi figli». Mentre è in dubbio la striscia quotidiana che avrebbe dovuto condurre dopo il Tg2. Oggi Facci rilascia un’intervista a La Stampa per parlare dell’accaduto. E dell’articolo di Libero all’origine del caso. «L’ho lasciata nel 2019, era una No-vax e per le sue idee ha fatto prendere il Covid ai miei figli, ho reagito a questo e solo via mail. Dov’è lo stalking, dove?», dice a Francesca Fagnani riguardo la vicenda dell’ex moglie.
«Dov’è lo stalking?»
Facci aggiunge che la cosa che gli dispiace di più è di essere associato alla ministra Eugenia Roccella. Perché «è una persona di cui ho scritto le peggiori cose, io che sono radicale, proprio perché non si fanno distinzioni nel bipolarismo del cretinismo». Ma parla anche delle sue esperienze con la droga: «Conosco bene Milano e 15 anni fa ho assunto droghe per fare un’esperienza, così come ho scalato il Monte Bianco, ho fatto bungee jumping e tante altre cose. Ma che intervista stiamo facendo? L’ho presa per un po’, poi ho smesso, non sono mai stato dipendente e conosco gli effetti del Rivotril perché l’ho preso come antidolorifico dopo un’operazione alla schiena». La battuta nasce perché Facci affronta il caso di Leonardo Apache La Russa. Sul quale il giornalista è categorico: «Se c’è bisogno di attaccarsi ad una frasetta per attribuirmi, come ha fatto Sandro Ruotolo, quattro reati come sessismo, razzismo, apologia del fascismo e vittimizzazione secondaria interroghiamoci sul sistema non su uno svarione stilistico».
La presunta vittima e Leonardo La Russa
Facci sostiene che la presunta incoscienza della ragazza al momento dello stupro non è credibile: «Ma chi l’ha detto che non era cosciente? Dalle analisi risulta che ha preso quattro sostanze ma non il Ghb, la droga dello stupro e nemmeno il Rivotril. Si era fatta due piste di cocaina, che è la droga di chi lavora, non di chi deve astrarsi dalla realtà e sballarsi, la usano gli atleti, i piloti. Ha preso droghe che danno sostegno e brio, che amplificano la volontà, non il contrario. Aveva anche assunto lo Xanax che si usa anche per placare l’ansia e il batticuore provocato dalla cocaina. Questo le si ritorcerà contro nel processo, è una questione ovvia. Ripeto, sono droghe che aumentano l’attenzione e lo stato di eccitazione, ti fanno fare quello che vuoi tipo baciare Leonardo Apache prima di smettere di ricordarsi quello che è successo». E non crede alla versione di lei: «Ah vabbè, torniamo ad Adamo e Eva allora, parli come una che non ha mai provato la cocaina».
«La Rai non mi potrà cacciare»
Le ultime battute sono sul programma Rai: «Adesso rispetto a questa storia si trovano in un doppio vicolo cieco: non possono cedere per una cretinata del genere, ma allo stesso momento le donne della Rai sono tutte contro di me». Ti dispiacerebbe se saltasse? «Quel lavoro mi farebbe comodo dal punto di vista alimentare, altrimenti ti assicuro che avrei fatto un passo indietro da solo. Non voglio stare lì a difendere la mia rubrichina. Mantengo diverse persone. Molti pensano all’egemonia culturale, ma per me vale solo quella del rosso in banca, per questo sto traslocando. Vada come vada. Mi ritrovo cornuto e mazziato».
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Scritto da Redazione perwww.open.online il 2023-07-11 03:07:15 ,