Il video del ragazzo che lancia da un ponte un gattino, diventato lo scorso sabato virale sui social, ha attirato tante minacce nei confronti degli autori. E, nei motori di ricerca digitanto Lanusei appare questa drammatica storia in tutte le sue declinazioni, tanto che l’amministrazione comunale ha sentito il bisogno di diffondere una nota. “In queste ore il nome di Lanusei sta diventando virale sui motori di ricerca non per la qualità della sua offerta turistica e della sua ospitalità, ma per un episodio di una violenza inaudita commesso da alcuni giovanissimi ragazzi, certamente minorenni, forse addirittura piccolissimi”, scrivono.
Le minacce
Intanto sui social sono migliaia i messaggi di insulti, che sfociano in vere e proprie minacce per il ragazzino che si è fatto riprendere mentre gettava un gattino da un ponte, insieme a due amici, tutti identificati dalla polizia e denunciati per maltrattamenti di animali. “La vicenda ha scosso fortemente la comunità lanuseina e quella dei comuni vicini dai quali, pare, alcuni dei soggetti coinvolti provengono, perché certamente non abituate a confrontarsi con simili manifestazioni di crudeltà – Proseguono gli amministratori – La stessa indignazione e la stessa ferma condanna, però, vanno rivolti nei confronti della violenza che questi ragazzi, le loro famiglie e le nostre intere comunità, stanno subendo sui social network”.
La comunità di Lanusei nel mirino
Accanto ai messaggi di biasimo e ai commenti con i quali migliaia di persone rivolgono i peggiori insulti e le più gravi minacce ai ragazzi, ai genitori compaiono minacce anche ai cittadini e alla comunità di Lanusei. “Lo Stato e le Istituzioni possono adottare ogni e qualsiasi misura di prevenzione e sensibilizzazione sul tema del disagio giovanile – concludono gli amministratori sardi – individuare ogni e qualsiasi percorso di ascolto e intercettazione del bisogno, ma se poi l’esempio che gli adulti restituiscono è quello per cui il giudizio di colpevolezza, la misura e l’esecuzione della pena debbono essere condotti come secoli fa da una folla con torce e forconi, ancorché virtuali, è evidente che nulla potrà funzionare”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-07-08 09:08:07 ,www.repubblica.it