L’Onu avverte, ‘a Gaza vicini al punto di non ritorno’


Hamas, a Gaza nuovo bilancio di 17.487 morti

E’ salito a 17.487 il numero di morti a Gaza dall’inizio della guerra, secondo quanto riferito dal ministero della sanità di Hamas. “Ogni giorno perdiamo decine di feriti a causa della mancanza di cure e del ritardo nel farli uscire da Gaza”, ha affermato il portavoce Ashraf al-Qudra.

Fonti Ue, nuovo villaggio a Gerusalemme Est è provocazione

“Il nuovo insediamento ebraico noto come ‘Basso Acquedotto’ a Gerusalemme est è una provocazione da parte d’Israele perché autorizzato in piena guerra: l’Ue ha sempre denunciato gli insediamenti in Cisgiordania come illegali e contrari al diritto internazionale”. Lo ha detto un alto funzionario europeo alla vigilia del Consiglio Affari Esteri. “In Cisgiordania – prosegue – vi sono delle violenza da parte dei coloni e l’Idf non sta facendo abbastanza per garantire la sicurezza e lo abbiamo fatto presente a Tel Aviv, vediamo quale sarà la risposta”.


Netanyahu, ‘nel futuro di Gaza non ci sarà Hamas’

“Non ci sarà Hamas, la elimineremo. Il solo fatto che a proporlo sia l’Autorità nazionale palestinese non fa che rafforzare la mia visione politica: essa non è la soluzione”. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu commentando su X l’affermazione del premier palestinese Mohammed Shtayyeh che non ha escluso nel futuro di Gaza un ruolo di Hamas insieme all’Anp.

Israele, altri 2 soldati uccisi a Gaza, in totale sono 93

L’esercito israeliano ha annunciato la morte di altri due soldati nel corso dei combattimenti avvenuti nel nord della Striscia. Entrambi erano carristi. Secondo stime dei media, dall’inizio delle operazioni di terra a Gaza, il numero dei soldati uccisi e’ salito a 93.

L’Onu avverte, ‘a Gaza vicini al punto di non ritorno’

“A Gaza stiamo raggiungendo il punto di non ritorno, dove il palese disprezzo per il diritto umanitario internazionale ferisce la nostra coscienza collettiva”. Lo denuncia l’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, su X, aggiungendo che “la fine dei combattimenti è imperativa se vogliamo evitare la decimazione di Gaza e contenere le conseguenze di questa crisi”. Il direttore dell’Unrwa Thomas White parla di un “ordine civile che sta crollando – le strade sembrano un caos, soprattutto dopo il tramonto – alcuni convogli umanitari saccheggiati e i veicoli Onu presi a sassate. La società è sull’orlo del collasso totale”.

Israele, ‘tunnel e armi in Università al Azhar a Gaza’

L’esercito israeliano ha distrutto postazioni “con infrastrutture terroristiche usate da Hamas per attività militari” nell’università Al-Azhar nel quartiere di Rimal a Gaza City. Al tempo stesso, l’Idf ha effettuato “un raid mirato” su una postazione di controllo di Hamas nell’area dell’ospedale Shati. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui nel campus dell’università sono stati trovati “un tunnel sotterraneo che correva fino ad una scuola vicina ad un chilometro di distanza”. Sono state anche trovate “numerose armi, ordigni esplosivi, parti di razzi e sistemi tecnologici”. “Quanto trovato – ha aggiunto – mostra che Hamas sfrutta gli edifici dell’università per attacchi ai soldati”.

L’Onu avverte, ‘a Gaza vicini al punto di non ritorno’

“A Gaza stiamo raggiungendo il punto di non ritorno, dove il palese disprezzo per il diritto umanitario internazionale ferisce la nostra coscienza collettiva”. Lo denuncia l’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, su X, aggiungendo che “la fine dei combattimenti è imperativa se vogliamo evitare la decimazione di Gaza e contenere le conseguenze di questa crisi”. Il direttore dell’Unrwa Thomas White parla di un “ordine civile che sta crollando – le strade sembrano un caos, soprattutto dopo il tramonto – alcuni convogli umanitari saccheggiati e i veicoli Onu presi a sassate. La società è sull’orlo del collasso totale”. 

L’italo-palestinese Khaled al-Qaisi lascia Israele per la Giordania

E’ uscito stamattina da Israele attraverso il valico di Allenby con la Giordania, l’italo palestinese Khaled El Qaisi che era stato arrestato da Israele, in presenza della sua famiglia, il 31 agosto allo stesso passo e scarcerato il 1 ottobre con condizioni. Lo hanno confermato fonti diplomatiche. El Qaisi – oltre la sua vicenda giudiziaria – si era poi trattenuto a Betlemme in Cisgiordania per questioni personali e anche a causa delle difficoltà legate allo scoppio della guerra a Gaza. Nei mesi passati è sempre stato assistito dall’ Ambasciata d’Italia in Israele e dal Consolato Generale a Gerusalemme, in raccordo con la Farnesina.

Fonti, l’Ue non è pronta a sanzioni a coloni in Cisgiordania

L’Unione Europea “non è ancora pronta” per varare sanzioni a 27 ai coloni israeliani in Cisgiordania ma la questione viene “apertamente discussa” e tornerà al tavolo. Lo ha detto un fonte diplomatica europea alla vigilia del Consiglio Affari Esteri di lunedì, dove la situazione a Gaza sarà al centro della discussione dei ministri, benché non sia attesa “alcuna decisione concreta”. I coloni, spiega la fonte, sono però visti dai 27 come “un rischio per l’escalation regionale” e un “ostacolo” alla soluzione dei due Stati, oltre che responsabili di “violenze” e “violazioni del diritto internazionale”. “Sono un problema, non c’è dubbio, e la situazione in Cisgiordania verrà discussa in Consiglio”, conclude la fonte.

Hamas, ‘sventato blitz militare, deceduto soldato ostaggio’

L’ala militare di Hamas, Brigata Ezzedin al-Qssam, ha affermato di aver sventato oggi un tentativo israeliano di liberare uno degli ostaggi il quale – ha aggiunto – ”è rimasto ucciso” nell’operazione. In Israele finora non c’è alcun commento al riguardo. Secondo Hamas l’unità speciale israeliana incaricata del blitz è stata scoperta tempestivamente e ha subito perdite. E’ allora intervenuta l’aviazione che ha bombardato la zona. In questo evento ”un soldato ostaggio, di 25 anni, è rimasto ucciso”. I miliziani di Hamas affermano di aver recuperato sul terreno un fucile israeliano ed un apparecchio trasmittente. 

‘Premier Anp non esclude ruolo Hamas nel futuro di Gaza’

Nei contatti con l’amministrazione Biden sulla futura gestione di Gaza, il premier palestinese Mohammed Shtayeh ha detto che l’Autorità nazionale palestinese potrebbe partecipare a un “nuovo meccanismo, assieme con la comunità internazionale”. In quel contesto – scrive Bloomberg, citando un alto funzionario palestinese – Shtayeh non ha escluso in principio una partecipazione, in forma subalterna, di Hamas. “Hamas prima del 7 ottobre era una cosa, adesso è un’altra”, ha detto il premier. “Se sono disposti a un accordo e accettano la piattaforma politica dell’Olp, sarà possibile parlarne. Occorre che i palestinesi non siano divisi”.

Ben Gvir: ‘Celle sotterranee per chi partecipo’ ai massacri’

Il ministro per la sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir ha ordinato che siano reclusi solo in celle sotterranee i membri della unita’ di elite di Hamas ‘Nukhbe’ che il 7 ottobre hanno compiuto massacri e che sono stati poi catturati da Israele. ”Dopo anni che non era piu’ utilizzato – ha scritto Ben GVir su X – ho ordinato al servizio carcerario di riattivare un settore sotterraneo per i detenuti della ‘Nukbeh’. Quei nazisti – ha aggiunto – non si meritano alcun raggio di sole fintanto che i nostri connazionali rapiti si trovano nei tunnel infernali”.

Israele, ‘ieri 450 gli attacchi su Hamas nella Striscia’

Sono stati circa 450 gli attacchi compiuti ieri dall’esercito israeliano sulla Striscia mentre continua la pressione sulla roccaforte di Hamas a Khan Yunis nel sud e nel nord della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che a Khan Yunis sta operando la 7/a Brigata che ha aiutato le forze aeree a colpire “terroristi, alcuni dei quali intendevano lanciare razzi verso le forze israeliane”. Secondo la stessa fonte, la Marina israeliana ha attaccato “infrastrutture terroristiche usate dalle forze navali di Hamas nel centro e nel sud della Strscia”.

Wafa, ‘5 palestinesi uccisi da Israele in Cisgiordania’

Cinque palestinesi sono stati uccisi – ed altri feriti – in scontri con l’esercito israeliano nel campo profughi di Al-Fara, a sud di Tubas, nei pressi di Nablus in Cisgiordania. Lo ha riferito l’agenzia Wafa che cita fonti mediche. Le stesse fonti hanno sostenuto che “i soldati dell’occupazione hanno cercato di impedire alle ambulanze della Mezzaluna Rossa di raggiungere i feriti”. L’esercito israeliano al momento non ha dato ancora la sua versione dei fatti.

Onu, solo 69 camion di aiuti entrati ieri nella Striscia

Solo 69 camion di aiuti umanitari sono entrati a Gaza ieri. Lo ha fatto sapere – ripreso dai media israeliani – l’Ufficio per il Coordinamento degli aiuti dell’Onu secondo cui la cifra è molto al di sotto delle necessità individuate dalle organizzazioni internazionali. In raffronto, durante la tregua delle settimane scorse, ogni giorno entravano nella Striscia 200 camion di aiuti al giorno.

Israele, altri 2 soldati uccisi a Gaza, in totale sono 91

L’esercito israeliano ha annunciato la morte di altri due soldati – riservisti – uccisi in combattimento a Gaza. Secondo stime dei media, dall’inizio dell’operazione di terra nella Striscia, il totale é ora di 91 soldati uccisi.

Israele, valico di Kerem Shalom sarà aperto nei prossimi giorni

Elad Goren, capo del dipartimento civile del Cogat, l’agenzia israeliana per il coordinamento civile con i palestinesi, ha dichiarato che il valico di Kerem Shalom tra Israele e Gaza sarà aperto solo per le ispezioni nei prossimi giorni, come riporta il Jerusalem Post. Ieri un alto funzionario statunitense ha dichiarato che Israele ha accettato, su richiesta degli Stati Uniti, di aprire il valico di frontiera per lo screening e l’ispezione degli aiuti umanitari consegnati alla Striscia attraverso il valico di Rafah per contribuire ad accelerare la consegna di forniture umanitarie. Washington sta negoziando con gli israeliani sulla questione da settimane.


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www.ansa.it
2023-12-08 14:52:00 ,

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