Mercoledì la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è intervenuta alla Camera per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo a Bruxelles. Aveva fatto lo stesso martedì in Senato, e in entrambe le occasioni deputati e senatori hanno potuto fare osservazioni a Meloni in una discussione a cui poi lei ha potuto replicare. Alla Camera si è fatto notare l’intervento di Angelo Bonelli, di Alleanza Verdi Sinistra, che ha mostrato due sassi raccolti a suo dire dal letto del fiume Adige in secca, come esempio concreto per criticare il governo sul modo in cui sta gestendo il problema della siccità nel Nord Italia.
Al momento il governo sta ancora capendo come muoversi per contrastare gli effetti della siccità: martedì c’è stato un incontro della cosiddetta “cabina di regia” tra ministri e tecnici ed è stato trovato un accordo per nominare un commissario che si occupi della questione, la cui nomina probabilmente spetterà alla Lega.
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Mentre Bonelli criticava il governo per le sue politiche energetiche, Giorgia Meloni ha reagito ridendo: Bonelli si è irritato e l’ha ripresa, dicendo che «c’è poco da ridere» e che è una «questione di stile» quando si irride qualcuno di cui non si condividono le idee. Meloni ha replicato così: «Presumo lei non voglia dire che in cinque mesi ho prosciugato l’Adige, perché neanche Mosè, ok? Forse deve fare i conti con il fatto che questi problemi sono figli di tutto quello che finora non è stato fatto, o che è stato fatto di sbagliato».
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di www.ilpost.it 2023-03-24 22:25:10 ,