In tema di migranti l’obiettivo è «proteggere i più deboli con cordoni umanitari dai paesi più vulnerabili, rafforzare i flussi legali, che sono una risorsa e non una minaccia per la nostra società». Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo alla conferenza Med-Mediterranean Dialogues. Per l premier «deve esserci una visione condivisa per il Mediterraneo. Non come confine meridionale dell’Europa, ma come centro culturale ed economico».
Serve più coinvolgimento dei Paesi europei
«Pensiamo ai flussi di migranti, che molto spesso hanno origine lontano dal mare, da soli non possiamo controllare i movimenti migratori», avverte Draghi. «Da inizio di quest’anno sei volte tanti, rispetto al 2019. Serve un maggior coinvolgimento di tutti i paesi europei, anche nel Mediterraneo, l’Italia continua a promuovere un avanzamento europeo verso una gestione collettiva, in un equilibrio fra responsabilità e solidarietà».
In Libia elezioni siano credibili e libere
Passando a questioni cogenti, «siamo vicini alle elezioni del 24 dicembre, un appuntamento decisivo per i libici e per il futuro della democrazia nel Paese» aggiunge Draghi. «Rinnovo il mio appello affinché siano libere, eque, credibile, inclusive, solo così le istituzioni libiche risulteranno solide e legittimamente, ciò facilitare il processo di ritiro dei mercenari e dei combattenti stranieri».
Medio Oriente, cammino di pace porti a due Stati
Riguardo Israele «guardiamo con attenzione al percorso di normalizzazione delle sue relazioni col mondo arabo. Le recenti crisi di Gaza dimostrano la necessità di riavviare gli sforzi internazionali a favore del processo di pace, un cammino che deve portare a una soluzione a due Stati, praticabile, giusta e direttamente negoziata dalle parti coinvolte».
Auspicabile politica energetica comune
Per il premier i cambiamenti climatici potrebbero «comportare, oltre all’innalzamento del livello del mare e un maggior rischio di eventi climatici estremi. È auspicabile una politica energetica condivisa, per lo sviluppo delle rinnovabili, eolico e solare, ma anche idrogeno verde, dobbiamo continuare a capitalizzare sulle risorse del gas, come fonte di transizione». Nella sfida comune nell’area mediterranea «all’aumento dell’occupazione, l’Italia sostiene con convinzione l’agenda del Medirerraneo dell’Ue. Le transizioni digitale e ambientale creano le basi per un percorso di prosperità e stabilità».