Circola su Facebook tra gli utenti vicini al pensiero No vax, la condivisione di un post che riporta una teoria del complotto divulgata anche dall’infermiera scozzese Lesley Robert e dall’analista di dati filippino Willson Sy, secondo la quale tanti inglesi non sarebbero morti durante la prima ondata di Covid-19 del 2020 a causa del SARS-CoV-2, bensì per via di un cocktail di trattamenti letali, tra cui spicca il farmaco midazolam, somministrato massicciamente simulare la pandemia. L’autore dell’articolo in oggetto usa le loro tesi per creare il dubbio sulle bare di Bergamo, mostrate sfilare nella città a bordo dei mezzi militari nel nello stesso periodo. Vediamo perché si tratta di tesi prive di fondamento. Questo tipo di narrazione circola già dal 2021, come si evince da una precedente analisi dei colleghi di Full Fact.
Per chi ha fretta:
- Secondo l’infermiera scozzese Lesley Robert in Scozia sarebbe stato applicato un protocollo al fine di eutanizzare i pazienti Covid-19, che quindi non sarebbero morti a causa della malattia.
- Secondo un preprint dell’analista Willson Sy, i morti Covid nel Regno Unito sarebbero collegati alla somministrazione del midazolam, mentre il SARS-CoV-2 sarebbe stato quasi assente all’epoca.
- L’eutanasia nel Regno Unito è illegale.
- Il protocollo denunciato dall’infermiera era una procedura per il triage medico, che permette al contrario di massimizzare il numero di pazienti salvati.
- Il midazolam viene prescritto per accompagnare i pazienti già in fin di vita, per alleviare le loro sofferenze.
Analisi
La condivisione riguardante il farmaco midazolam viene diffusa con la seguente didascalia:
Nel 2020 in Inghilterra le persone non sono morte di Covid ma sono state uccise da un farmaco letale, il Midazolam. A questo punto occorre chiedere a Conte e Speranza se è accaduto lo stesso in Italia. Perché il governo Conte disse di cremare i cadaveri di Bergamo?
Le “rivelazioni” dell’infermiera whistleblower
Le fonti della narrazioni in oggetto sulla presunta strage perpetrata mediante il midazolam sono un articolo del tabloid Scottish Daily Express che riporta le affermazioni di Robert, presentata come «whistleblowing nurse» e lo “studio” dell’analista Sy.
Secondo quanto riportato nella fonte giornalistica, Robert avrebbe denunciato il governo scozzese alla polizia, per «omicidio aziendale», in quanto avrebbe spinto a «non rianimare» i pazienti più anziani affetti da Covid-19. L’infermiera si riferiva al protocollo NG163 sul «fine vita» rimasto in vigore fino al 21 marzo 2021 e sostituito il mese successivo dal protocollo NG191. Si tratta della riproposizione di vecchie polemiche riguardanti l’applicazione di protocolli appositi per il triage medico. È successo anche in Italia. Vi ricordate quando si parlava di medici che sceglierebbero chi vive e chi muore? Ce ne eravamo occupati proprio durante la prima ondata. Nel nostro articolo spiegavamo che non si tratta affatto di scegliere, bensì di salvare più vite possibili.
Parliamo di tempi durante i quali i reparti di terapia intensiva erano al collasso. Con le risorse in esaurimento non si può dare la stessa priorità di intervento a tutti i casi Covid – non lo si fa nemmeno oggi nei pronto soccorso -, applicare la regola del «first come, first served» non farebbe che peggiorare la situazione. Immaginiamo per assurdo che un ospedale, per fare contenti i complottisti, decida di dare la priorità a tutti i casi con scarsa speranza di sopravvivere. Succederebbe che, oltre a perdere comunque quei pazienti, a essi si aggiungerebbero tanti pazienti che invece se assistiti tempestivamente avrebbero potuto salvarsi. Questo sì che sarebbe scegliere chi vive e chi muore.
Il midazolam è stato usato per “creare” la pandemia?
Un chiaro riferimento al farmaco midazolam lo abbiamo nella seconda fonte, ovvero un preprint del gennaio scorso, che ancora non è stato accettato per la pubblicazione in una rivista scientifica. Leggiamo alcune parti dell’abstract:
Questo articolo mostra che il picco di decessi nel Regno Unito, erroneamente attribuito a COVID-19 nell’aprile 2020, non era dovuto al virus SARS-CoV-2, che era in gran parte assente, ma era dovuto all’uso diffuso di iniezioni di Midazolam che erano statisticamente molto altamente correlato (coefficiente superiore al 90%) con le morti in eccesso in tutte le regioni dell’Inghilterra durante il 2020. […] La pandemia iatrogena nel Regno Unito è stata causata dalle morti per eutanasia da Midazolam e, probabilmente, anche dalle iniezioni di COVID, ma il loro impatto relativo è difficile da misurare sulla base dei dati, a causa della vicinanza causale dell’eutanasia.
L’autore mette assieme le correlazioni tra somministrazione di midazolam e decessi di pazienti a congetture che il suo lavoro non può dimostrare, come una quasi assenza del nuovo Coronavirus nel Regno Unito, o la grave accusa, attribuita al Governo britannico, di aver praticato l’eutanasia in un paese nel quale tale procedura è illegale.
Se andiamo a vedere infine cos’è il midazolam e per cosa viene prescritto, capiamo facilmente che l’analista filippino ha trovato una correlazione spuria tra il farmaco e i decessi. Parliamo infatti di un benzodiazepinico che può essere utilizzato come «farmaco anticipatore» in quanto accompagna i pazienti che sono già in fin di vita, alleviando le loro sofferenze. Quindi è perfettamente normale che risulti prescritto spesso ai pazienti che stanno per morire in terapia intensiva a causa di una grave forma di Covid. Da qui a sostenere che allora è stato il midazolam a provocare la morte dei pazienti ci vuole tanta fantasia.
«La strage di Bergamo causata dagli stessi farmaci letali? – Si chiede l’autore del blog italiano -. Quello che occorre capire è se si è verificata in Italia la stessa dinamica di quanto visto in Inghilterra». Chiaramente no. Alla minima verifica si capisce infatti, che tale dinamica non è mai esistita.
Conclusioni
Abbiamo visto che le morti della prima ondata di Covid-19 nel Regno Unito e in Italia sono dovute alle forme gradi di Covid-19, in un mondo nel quale potevamo fare affidamento solo su una effimera immunità naturale. Farmaci prescritti per accompagnare i malati in fin di vita, come il midazolam, chiaramente non possono esserne stati la causa.
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Scritto da Juanne Pili perwww.open.online il 2024-02-25 14:41:24 ,