Newcleo, startup italiana del nucleare fresca di un accordo con Enel, ha lanciato un aumento di capitale da un miliardo di euro per finanziare ulteriormente lo sviluppo dei propri mini reattori a neutroni veloci refrigerati a piombo (Lfr) da 30 megawatt elettrici e la realizzazione di combustibile ossido misto (Mox) da scorie nucleari esistenti.
Per la società piemontese di tecnologie nucleari pulite, questa operazione servirà a “sostenere – si legge in una nota – un percorso di crescita continuo” che già prevede la progettazione e la costruzione in Francia di un Lfr da 30 megawatt elettrici entro il 2030 e, due anni dopo, la realizzazione di un’unità commerciale da 200 megawatt elettrici nel Regno Unito.
Inoltre, i fondi aiuteranno Newcleo a intensificare la produzione da rifiuti esistenti derivanti da reattori tradizionali di combustibile nucleare per i propri reattori di nuova generazione. Questo sarà possibile grazie alla creazione di un primo impianto di produzione di Mox in Francia e, successivamente, di un secondo nel Regno Unito.
L’uso di Mox nei reattori è una delle cause che rende competitivo in termini di costi e pienamente sostenibile l’approccio dell’azienda: essendo costituito da uranio impoverito e plutonio, tale combustibile riduce infatti “il costo ambientale e finanziario dello smaltimento dei rifiuti radioattivi a lunga vita” nonché “il rischio di proliferazione” e rende non necessaria “l’estrazione di nuovo combustibile nucleare”. In questo senso, “la produzione su scala industriale di Mox assicurerà la futura fornitura di combustibile necessaria per il funzionamento del primo reattore da 30 megawatt elettrici di Newcleo e per la successiva flotta commerciale che sarà dispiegata”.
Cosa fa Newcleo
Nata a Londra nel settembre 2021, la società piemontese ha finora già completato con successo due aumenti di capitale, raccogliendo un totale di 400 milioni di euro, destando l’interesse da parte di diversi investitori internazionali e iniziando a collaborare con oltre trenta “attori chiave dell’industria nucleare in Francia, Italia e Regno Unito”, tra i quali figurano Enea ed Enel. L’obiettivo dell’azienda, entro il 2023, è di portare da circa 200 a 500 il numero dei dipendenti.
“Da qui al 2050 – spiega il presidente e amministratore delegato di Newcleo Stefano Buono – la domanda di elettricità è destinata a triplicare, trainata dalla crescita economica e dall’elettrificazione. Si tratta di un aumento enorme, e in un contesto di necessaria decarbonizzazione. In Newcleo, stiamo costruendo un nuovo standard competitivo nell’energia nucleare per soddisfare questa crescente domanda di elettricità in modo sostenibile. La nostra tecnologia può affrontare la decarbonizzazione dei sistemi energetici e la sicurezza dell’approvvigionamento energetico, due delle maggiori sfide che devono affrontare i paesi di tutto il mondo”.
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di Alessandro Patella www.wired.it 2023-03-21 14:33:42 ,