Ci sarà da lavorare in estate, per accendere in tempo la Piattaforma delle notifiche digitali. Ossia il sistema che rivoluziona il modo di inviare ai cittadini quegli atti legali degli uffici pubblici che oggi sono spediti solo via raccomandata o posta elettronica certificata (pec), perché occorre avere certezza della ricezione. Come le multe, per esempio. La Piattaforma delle notifiche digitali è uno dei progetti più attesi tra quelli finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che ha allocato 200 milioni sulla casella, e uno dei primi ad andare in rampa di lancio. Entro dicembre 2023 almeno 800 Comuni dovranno trasmettere gli avvisi attraverso la Piattaforma delle notifiche digitali per rispettare gli impegni con la Commissione europea.
I Comuni, d’altronde, sono tutti tentati dall’infrastruttura affidata a PagoPa, la società partecipata dal ministero dell’Economia e delle finanze (Mef), perché promette di tagliare costi e tempi delle notifiche di multe, tributi o altri atti per i quali serve essere sicuri al 100% che il cittadino abbia ricevuto l’avviso. Già 5.121 municipi hanno aderito al primo bando da 80 milioni di euro, lanciato lo scorso settembre e quasi raddoppiato, a ottobre, con altri 70 milioni di euro. Restano ancora sul piatto 51,7 milioni.
Il progetto:
- Come funziona la Piattaforma delle notifiche digitali
- I benefici attesi
- Questione costi
- Maratona nei Comuni
- La piattaforma nazionale dei dati
Come funziona la Piattaforma notifiche digitali
Il progetto della Piattaforma delle notifiche digitali (Pnd) è stato avviato nel 2022. Quando sarà operativo, cambierà il modo in cui enti pubblici e cittadini gestiranno documenti pubblici e raccomandate. Facciamo un esempio pratico: Mario Rossi prende una multa per essere entrato in una zona a traffico limitato a Bugliano (il Comune di fantasia più famoso di Twitter) senza pagare. Rossi ha cinque giorni per pagare un importo ridotto. Se non provvede, il Comune di Bugliano rileva il debito. Ma anziché spedire a abitazione la sanzione cartacea, deposita l’atto sulla Piattaforma notifiche digitali, che registra data e ora del caricamento e le informazioni sul destinatario.
A quel punto Pnd si mette a cercare Mario Rossi per avvisarlo che ha preso una multa. La ricerca “si fonda su un dato imprescindibile, che il codice fiscale”, ha spiegato Federica Amoroso, account manager di PagoPa, in un corso tenuto dalla scuola dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci). Se ha un domicilio digitale, come una pec, gli invia un messaggio di posta elettronica certificata per almeno due volte con il link alla Piattaforma notifiche digitali per visualizzare l’atto. In parallelo scatta una notifica di cortesia. Può essere un messaggio sull’app Io dei servizi della pubblica amministrazione (sempre della scuderia di PagoPa) o un sms. Se l’invio digitale non va a buon fine, per esempio perché la casella pec è piena, la Piattaforme notifiche digitali fa partire una raccomandata semplice. Ai cittadini che non hanno un domicilio digitale, invece, arriverà la consueta raccomandata con ricevuta di ritorno.
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di Luca Zorloni www.wired.it 2023-04-07 05:00:00 ,