Il Museo Nazionale Romano ha ospitato
a Palazzo Massimo la proiezione dei video delle letture di
Franco Nero e Kevin Spacey delle poesie di Gabriele Tinti
ispirate al ‘Pugile a riposo’, evento promosso dal Museo
Nazionale Romano con il patrocinio dell’Istituto della
Enciclopedia Italiana Treccani e la collaborazione della
Federazione Pugilistica Italiana. Framco Nero, così come Spacey,
oggi era presente, così come Tinti, mentre per la Fpi c’erano i
suoi campioni ‘ambassador’ Emanuele Blandamura e Patrizio
Kalambay.
“Entrando in relazione con ‘Il Pugile’ quel che conta per noi
– le parole di Tinti – ciò che da sempre ci ha attratto è la
‘trascendente stanchezza’ che
trapela. Rappresentato dall’artista nell’atto di volgere il capo
nel mentre qualcosa di speciale sta accadendo, il pugile è
seduto, fortemente segnato da ferite profonde e da un copioso
sanguinamento su tutto il lato destro del corpo. Non sappiamo
con certezza che cosa significhi quel volgersi del capo: è forse
l’ascolto del verdetto del giudice? O una nuova
chiamata al combattimento? È uno sguardo alla folla incitante? O
forse una muta interrogazione a Zeus alla ricerca di una qualche
risposta? Le numerose controversie scaturite nel tentativo di
spiegare quel gesto ha fondato tutto il mistero e la poesia,
tutta la seduzione, dell’opera”.
“Ho sempre amato la boxe – ha detto invece Franco Nero -.
Prestare la voce a queste poesie mi hanno fatto sentire in
qualche modo partecipe
della sopravvivenza di una civiltà così profonda, tragica,
influente com’è stata quella antica e capire meglio il nostro
rapporto con l’arte del pugilato”.
La nomina di Tinti come ‘poeta residente’ del Museo avrà
l’obiettivo di approfondire la conoscenza della collezione del
Nazionale Romano attraverso il coinvolgimento di vari artisti,
tra i quali Willem Dafoe (che ha già registrato una serie di
letture), Abel Ferrara e Alessandro Haber, tutti amanti della
‘nobile arte’.
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2023-12-16 19:45:19 ,