Mandato di arresto internazionale per crimini di guerra il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha emesso la Corte penale internazionale dell’Aja il 17 marzo, nell’ambito dell’inchiesta sui crimini di guerra compiuti durante l’invasione dell’Ucraina e nello specifico per la deportazione di bambini ucraini in Russia. Insieme a Putin è stato spiccato un mandato di arresto anche per Maria Alekseyevna Lvova-Belova, commissaria per i diritti dei bambini presso l’ufficio del presidente della Federazione russa.
Le accuse
Le accuse sono di deportazione illegale di bambini dalle aree occupate dell’Ucraina alla Russia. Nella nota della Corte dell’Aja si legge che vi sono “fondati motivi per credere che Putin sia responsabile a livello individuale per i crimini menzionati“, sia per azioni prese direttamente o compiute sotto il suo controllo. Lo stesso dicasi per Lvova-Belova. Data la situazione straordinaria che tuttora prosegue, la Corte ha deciso di svelare i mandati di arresto, che solitamente sono segreti. I giudici della pre-trial Chamber II hanno avuto il compito di valutare se le incriminazioni della procura, presentate il 22 febbraio scorso, fossero fondate. E tali le hanno riconosciute.
La Russia è stata accusata di aver deportato migliaia di minori ucraini nei suoi territori, contro la loro volontà, per poi sottoporli a pratiche di adozione e rieducazione forzate. Una piano sistematico per cancellare l’identità ucraina, che viola le Convenzioni di Ginevra sul diritto internazionale umanitario e delle vittime di guerra e potrebbe costituire un crimine contro l’umanità. A rivelarlo è un rapporto del centro di ricerca umanitaria dell’università di Yale.
Lo studio si intitola Il sistematico programma della Russia per la rieducazione e l’adozione dei minori ucraini. Ha richiesto un anno di lavoro e descrive la strategia del Cremlino per rapire, rieducare e impedire il ritorno dei minori in Ucraina, per cancellare la loro identità nazionale e trasformarli in cittadini filorussi.
Il viaggio di Xi
L’annuncio del mandato di arresto internazionale arriva a poche ore da quello del viaggio del presidente cinese Xi Jinping a Mosca, dal 20 al 22 marzo. “Mantenere la pace nel mondo e promuovere lo sviluppo comune sono gli scopi della politica estera cinese – questa la motivazione della missione secondo il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin -. Sulla questione ucraina, la Cina si è sempre schierata dalla parte della pace, del dialogo e della correttezza storica“.
Si può arrestare un presidente?
La Corte dell’Aja ha spiccato il mandato di cattura perché, se commettono crimini di guerra, crimini contro l’umanità o genocidio, i capi di Stato non possono godere di forme di immunità. Tuttavia, data la gravità della situazione e per evitare il perpetrarsi dei crimini di cui Putin è accusato, la Corte ha diffuso la notizia del mandato, altrimenti tenuta segreta.
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di Pietro Deragni www.wired.it 2023-03-17 15:46:48 ,