Ha confessato di non aver mai dimenticato quelle che ha definito “umiliazioni” subite quando andava scuola, 30 anni fa. Questo il movente che ha spinto Gunter Uwents, stando alla sua stessa versione, ad uccidere con 101 coltellate la sua maestra delle elementari, Maria Verlinden, 59 anni. Siamo in Belgio, villaggio di Noorderwijk, vicino ad Anversa. La notizia la riporta, tra gli altri, il britannico Guardian. Uwents, 37 anni, è andato a trovare a dimora la sua ex maestra e lì si è scatenato l’impeto omicida. Sono passati 16 mesi dal momento del feroce assassinio alla confessione che Uwents ha fatto a un amico. Mesi in cui le indagini sono andate avanti con ricerche sul DNA trovato nella dimora. È stato l’amico del 37enne a denunciarlo e a portare al suo arresto. “Quando alzavo la mano, indicava sempre qualcun altro per rispondere, mai me. Questo mi ha reso molto infelice”: parole pronunciate con distacco quelle di Uwents, durante l’interrogatorio con le forze dell’ordine. L’uomo ha aggiunto di essere andato a Noorderwijk, a dimora dell’insegnante, per “fare una chiacchierata” ma che la donna avrebbe riso di lui dandogli del cretino. L’arma del delitto non è mai stata trovata ma Gunter Uwents ha affermato di essere arrivato nell’abitazione senza coltello. Al momento il 37enne, dopo aver reso piena confessione, si trova in carcere e sarà processato per omicidio.
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Peter Gomez
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di F. Q.
www.ilfattoquotidiano.it
2022-03-19 17:01:46 ,