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Alla Leopolda il padre dell’attivista: pronta la richiesta. Renzi: il governo inviti l’Europa a non finanziare più l’Ungheria
«Giorgia Meloni deve ottenere che l’Europa smetta di finanziare l’Ungheria, senza rispetto dello stato di diritto l’Italia deve impegnarsi a smettere di pagare Viktor Orbán». Matteo Renzi lancia il suo appello alla presidente del Consiglio dal palco della Leopolda di Firenze, accanto a lui c’è Roberto Salis, il padre della maestra di 39 anni arrestata a Budapest l’11 febbraio 2023, le cui condizioni di detenzione sono al centro del dibattito da settimane. «Finalmente — spiega Salis — abbiamo trovato il modo per avere un domicilio in Ungheria, la condizione necessaria per chiedere la detenzione domiciliare per mia figlia. È prudente che la modalità con cui è stata ottenuta la disponibilità di questo alloggio non sia divulgato».
Circostanze che, con altrettanta prudenza aveva descritto poche ore prima a Milano il guardasigilli Nordio che ha spiegato come «se fossero concessi gli arresti domiciliari in Ungheria allora sì, potremmo procedere con una richiesta per la trasformazione degli arresti domiciliari in Italia». L’istanza per i domiciliari sarà presentata in Ungheria il 28 marzo, alla prossima udienza del procedimento in cui è accusata di lesioni aggravate ad alcuni manifestanti di estrema destra.
È l’8 marzo, Renzi sceglie dunque di dedicare l’apertura della sua…
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di Giorgio Bernardini
www.corriere.it
2024-03-08 21:31:00 ,