Sanità:Cassano,puntare sulle nuove competenze per i podologi – Campania

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Al Museo di Pietrarsa a Napoli primo congresso della categoria


(ANSA) – NAPOLI, 14 OTT – “Dobbiamo puntare sulle nuove
competenze, per rilanciare il ruolo del podologo riducendo il
divario che scontiamo in questo campo rispetto ad altre
esperienze europee. Su questa linea abbiamo scritto e pubblicato
il nuovo Codice deontologico che regolamenta le competenze
avanzate della professione. Il futuro ci vede impegnati sempre
più nella revisione del nostro profilo professionale”. Così Vito
Michele Cassano, presidente della Commissione d’Albo nazionale
dei Podologi, ha aperto i lavori del primo Congresso nazionale
della categoria in corso nel Museo Ferroviario di Pietrarsa, a
Napoli. “Siamo altrettanto impegnati nella lotta all’abusivismo
nella professione – ha proseguito Cassano – tema centrale nella
nostra agenda”.
   
Altro aspetto che crea aspettative tra gli iscritti liberi
professionisti è la cassa previdenziale. “Come Federazione –
sottolinea Vincenzo Di Salvatore (componente della CdA nazionale
Podologi e del Comitato centrale della Federazione nazionale
Ordini TSRM e Pstrp) – stiamo lavorando alla creazione di una
Cassa previdenziale per i liberi professionisti con molti più
vantaggi rispetto alla gestione separata Inps; che sia in grado
di fornire più servizi e assistenza adeguata alle nostre
esigenze, con un welfare attivo e passivo anche per i familiari;
che preveda incentivi per la formazione e borse di studio, un
plus a tutti i professionisti iscritti alla Cassa. Un percorso
iniziato da poco ma siamo a buon punto per quella che considero
una previdenza costruita in modo sartoriale, dettagliata e
specifica”.
   
Sul tema delle nuove competenze è intervenuto Alessio
Gigantino (componente della Cda nazionale Podologi): “Già da
oggi il podologo, durante la propria visita, si avvale
dell’ecografia di supporto così come di trattamenti
interventistici ecoguidati. Queste nuove competenze nell’ambito
della diagnostica per immagini e della chirurgia vanno inserite
nelle visite cliniche per dare sempre maggiore qualità di cura
dell’assistito”. La revisione del profilo professionale è stato
al centro anche della relazione di Stefano Massimiani. (ANSA).
   

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