L’Udinese non sa più vincere in casa. Come contro Verona e Atalanta, va in vantaggio ma si fa riprendere nel finale. La svolta è arrivata per una follia di Payero che, poco dopo il 2-0, fa una brutta entrata su Erlic e si fa cacciare dal campo, lasciando i suoi in 10 e in balia degli avversari per oltre mezz’ora. LA CRONACA
Il Sassuolo porta a casa un punto pregiato per come si erano messe le cose, anche se ha subito le reti negli unici due tiri in porta degli avversari. Cioffi in avvio rinuncia al talento di Samardzic e boccia ancora Thauvin preferendogli capitan Pereyra a supportare l’unica punta Lucca. Zemura si fa male nella rifinitura e non è disponibile nemmeno per la panchina: al suo posto Kamara.
Dionisi ritrova Boloca e Berardi ma deve fare i conti con l’infermeria piena e una panchina fatta praticamente solo di millennials. In tribuna a fare coraggio ci sono soltanto 33 tifosi arrivati da Sassuolo: anche la compattezza degli ultras paga dazio al freddo e allo shopping natalizio.
Il primo quarto di gara va in archivio senza alcuna azione pericolosa, ma è il Sassuolo a tenere il pallino del gioco. Alla mezz’ora il pubblico si spazientisce e inizia a fischiare i padroni di casa per l’atteggiamento rinunciatario e la marea di errori tecnici.
La scossa serve perché nella prima vera azione offensiva del match i friulani trovano il vantaggio: al 36′ Pereyra ubriaca gli avversari con una serie di finte e pennella da sinistra sulla testa di Lucca che fa valere i propri due metri di altezza, svetta su Ferrari e insacca da pochi passi.
La ripresa inizia senza cambi ma è l’Udinese a trovare il raddoppio con un’azione fotocopia a quella della prima rete: Kamara finta a sinistra e crossa. Henrique svirgola e serve Pereyra che si libera dell’avversario scaricando in rete un diagonale imprendibile.
La gara sembra indirizzata ma al 14′ Payero perde la testa: su una palla persa in attacco entra in ritardo su Erlic e Manganiello lo manda negli spogliatoi per il grave fallo di gioco. Inizia un altro match con il Sassuolo che schiaccia l’avversario nella propria area cercando il varco giusto. Il primo pericolo lo crea Thostvedt al 18′ che da due passi non trova la rete. Al 25′ é Ferrari a svettare di testa, ma Silvestri respinge miracolosamente di piede.
E’ un assedio e Dionisi si gioca il tutto per tutto, togliendo Pedersen e inserendo un secondo centravanti, Mulattieri.
La prima svolta arriva alla mezz’ora: Ebosele entra in ritardo su Pinamonti – dopo un pasticcio della difesa bianconera – e Berardi insacca il rigore che Manganiello assegna senza esitazioni. Il Sassuolo accentua ancora di più la pressione e Mulattieri di testa al 37′ centra la traversa a Silvestri sconfitto. Passano due minuti e gli ospiti colpiscono un altro palo clamoroso con Ferrari, sempre di testa.
Il pareggio arriva al 43′ con il secondo rigore di Berardi: il bomber della Nazionale spiazza nuovamente Silvestri dopo un fallo ingenuo di Kabasele sullo scatenato Mulattieri.
Il finale è al cardiopalma: da una parte il Sassuolo cerca il sorpasso con azioni avvolgenti in cerca dell’uomo libero in area, ma è l’Udinese ad avere la clamorosa occasione della vittoria: Lovric, libero in area, spreca tra la disperazione del pubblico. Dopo 30 anni ininterrotti in A, al triplice fischio è scattata una durissima contestazione nei confronti di Gino Pozzo.
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2023-12-17 17:21:05 ,