Sinner-Medvedev, risultato 6-3; 6-7(4); 6-1. Jannik in finale delle Atp finals di Torino- Corriere.it

Sinner si presenta al servizio che vale la finale delle Atp Finals 2023: chiude il turno a zero e vola ad affrontare o Djokovic o Alcaraz. Medvedev sconfitto per la terza volta consecutiva. Mai prima d’ora un italiano aveva raggiunto la finale del «Torneo dei Maestri» del tennis.

Sinner in risposta scappa sullo 0-30, complice la perdita d’efficacia della prima del russo; Medvedev si costruisce però il pareggio e Sinner manda al challenge il punto del 40-30, invano. Trova, poi, il 40 pari facendo correre il russo. Ai vantaggi si conquista la palla del doppio break ma stecca un dritto. Ne ottiene subito dopo un’altra, con Medvedev che di rovescio non supera il nastro: Medvedev annulla, stavolta con una rara prima. Sinner allora si apre il campo e in contropiede si offre la terza, quella buona. È il game più lungo della partita, atleti in campo da 2h27’.

In questo game spettacolare scambio a rete tra i due, andato ad appannaggio di Medvedev per il 15 pari. Sinner risponde con il suo decimo ace ma, subito dopo, manda sul fondo un dritto importante. Non si perde d’animo, allarga il gioco e chiude sul 40-30 facilmente.

Daniil, innervosito, si ripresenta al servizio: nonostante una grande risposta di Sinner, colpisce con una gran prima e un ace (9-10) tenendo il game a 15.

Medvedev sulla battuta di Sinner e il 15-15 inizia a discutere aspramente con il pubblico, che lo ricambia con una valanga sonora di fischi. Jannik mantiene la concentrazione e ritrova la prima (fin qui, nel set, al 64%, lontana dalle scarse percentuali dei primi due), portandosi sul 40-15 e poi chiudendo facile.

Sul servizio di Medvedev Sinner si procura due preziose palle break: il russo le annulla entrambe, a prima su errore di Jannik, la seconda con un gran primo. Poi, di rovescio, ne offre una terza che poi converte lui stesso con il suo secondo doppio fallo.

Sinner cede il primo 15, poi trova una buona prima, finalmente, e prende in contropiede Medvedev; sbaglia però un rovescio e rimanda il russo avanti. Inventa, allora, un ace (9-9) e due serve and volley per il 40-30 e la chiusura.

Si riparte dal servizio di Sinner.

Sinner lo aspetta in campo muovendosi per non raffreddarsi. Musica per gli spettatori, che applaudono a ritmo.

Il russo chiama l’intervento del fisioterapista e viene curato fuori dal campo. Una pausa prima del terzo, decisivo, set di questa semifinale del Torneo dei Maestri.

Prima che funziona, invece per Medvedev che scappa sul 6-3 e si procura tre set point: Sinner annulla il primo, ma si arrende sul secondo: 4-6. Si va così al terzo set dopo 1h52’ di gioco.

Prima vincente e poi errore per Medvedev seguiti da un passante in rete di Sinner al cambio campo. La prima di Jannik non vuole ingranare, ancora.

Si inizia con l’ace di Medvedev, sfidato invano da Sinner; poi in contropiede il russo trova la palla corta per l’1-2.

Sinner, che ha inseguito per tutto il set, va a caccia del tiebreak. Fatica con la prima di servizio, però, subendo il ringhioso ritorno del russo per il 30-30; chiude approfittando di una palla in corridoio di Medvedev sceso a rete.

Medvedev tiene il servizio ai 30 nonostante due splendidi punti di Sinner (un grande smash in controtempo e uno splendido lungolinea).

Il Barone Rosso serve per rimanere nel set e, perso il primo 15, trova quattro punti consecutivi e il suo ottavo ace.

Il pubblico del Pala Alpitour rumoreggia per una protesta di Medvedev sul primo 15 in favore di Jannik. Dopo un altro scambio prolungato l’azzurro va avanti 0-30, ma Medvedev allargandosi il gioco riesce a pareggiare. Due servizi vincenti lo riportano in vantaggio (Sinner tenta invano la strada del challenge sull’ultimo).

Sinner con palle nuove si ritrova per due volte in difficoltà sulle risposte di Medvedev, e viene graziato da una palla chiamata in corridoio che il russo non sfida per il 30 pari. Si arriva poi ai vantaggi e un errore di rovescio di Jannik offre la palla break al russo. In smash l’italiano l’annulla e con una palla corta si procura il vantaggio, ma lo spreca. Se lo riprende con un ace (7-8), e lo concretizza subito dopo.

Medvedev trova un altro ace (6-8) e un’altra ottima prima, allarga bene il gioco e tiene, di nuovo, il servizio a 15 (e il punto di Jannik, il primo, è un altro challenge).

Uno scambio lungo, una discesa a rete, una splendida prima e un ace mancato (ottimo challenge di Medvedev), poi un’altra prima: Sinner tiene il servizio a zero.

Convinto Medvedev sul suo turno di battuta, tiene il servizio a 15 aumentando l’efficacia della prima. Cambio di campo.

Sul suo turno di battuta, Sinner commette un doppio fallo per il 30 pari (computo 2-1); l’italiano reagisce con una gran prima a uscire, ma Medvedev risponde allargando il gioco per la deuce. Ai vantaggi però Jannik fa la differenza con la prima e chiude con un ace.

Medvedev tiene il servizio a zero (bello il secondo punto con slice e lob a seguire) con due ace (4-6).

Jannik cede il primo 15 poi, con tre gran prime e un ace (5-4 il conto complessivo) si porta in parità.

Medvedev si presenta al servizio dopo aver chiesto un toilet break probabilmente tattico. Debutta con un ace, il terzo della partita, ma subito dopo spedisce il rovescio incrociato in corridoio. Sinner perde l’equilibrio sul terzo punto, ma trova il nuovo pareggio su un errore non forzato del russo. Con un altro ace il russo si porta in vantaggio per la prima volta.

Jannik va al servizio per chiudere il primo set. Soffre parecchio su un rally prolungato per il 15 pari ma si procura senza problemi due set point e chiude il primo set in 46’ di gioco.

Con palle nuove Medvedev esordisce con una buona prima di servizio ma si fa sorprendere dalla risposta al corpo di Sinner per il 15 pari; Sinner sullo scambio successivo manda però il dritto in rete e il russo indovina il suo secondo ace dell’incontro, chiudendo poi 40-15.

Ace per ace, Jannik infila subito il suo quarto e costringe poi Medvedev a un dritto in rete per il 30-0; un’altra prima vincente vale il 40-0. Poi due scambi prolungati riportano il russo sotto 40-30, ma un lob preciso di Sinner spedisce Daniil a servire per rimanere nel set.

Con il suo primo ace Daniil si porta sul 40-0: tiene il game a 15.

Sinner parte sotto 0-30, il primo punto ceduto con un doppio fallo, il secondo steccando una top spin: approfittando di un dritto fuori giri e con due grandi prime vincente a oltre 20o km/h passa in vantaggio. Medvedev pareggia, ma Sinner trova l’ace n. 3 e chiude sul 4-1 consolidando il break.

Momento di pausa con Sinner che mostra all’arbitro che uno dei riflettori colorati usati per l’introduzione è rimasto acceso e disturba i giocatori. Viene spento.

Dopo la prima pausa si riparte dal servizio Medvedev, che conquista il primo 15 con l’aiuto del nastro (e si scusa), conquista il secondo con un rovescio da fondo campo che Sinner manda in corridoio, il terzo con un’ottima prima di servizio. Sinner prima indovina un dritto a fondo campo, poi approfitta di un errore del russo e di un suo doppio fallo e torna in parità. Poi, nastro e fuori, conquista una palla break, la sua prima: la sfrutta con un dritto in rete del rivale.

Discesa a rete di Jannik sul 30-0: questa volta la fretta spinge Daniil a mandare in rete il rovescio incrociato; Medvedev riesce comunque a rinvenire giocando sul lato sinistro di Sinner fino a conquistare il vantaggio. La prima di Sinner non sembra così efficace, ma con il serve and volley annulla la prima palla break dell’incontro. E, subito, trova il secondo ace: vana la challenge del russo, che però annulla il vantaggio. Non riesce però la seconda volta e Jannik tiene il servizio.

Sinner tenta una prima discesa a rete ma viene preso in contropiede; arriva poi sul 30 pari grazie a due errori non forzati di Medvedev, uno di rovescio e uno sul dritto a incrociare; poi infila due palle in rete. Uno pari.

Sinner si presenta alla battuta: dopo una prima molto efficace, perde due punti consecutivi, pareggia con un grande ace — ovviamente il primo dell’incontro —, prende in contropiede Medvedev e chiude approfittando di un rovescio in rete del russo.

Sinner sceglie il servizio.

Consueta divisa sui toni del blu con banda verde per il russo, Jannik è in bianco.

In attesa della chiamata dello speaker, i due rivali sono nel tunnel. Conto alla rovescia.

Aumenta il rumore di fondo a Torino nell’attesa dell’ingresso in campo di Jannik Sinner e Daniil Medvedev.

Sale l’attesa al Pala Alpitour di Torino. Una buona fetta di pubblico ha già riempito il palazzetto per la prima semifinale di doppio, vinta dalla coppia Granollers-Zeballos, e ora attende l’inizio del match singolare. Tra la folla di tanto in tanto spuntano chiazze di arancione, il colore simbolo del tennista altoatesino. Oltre agli onnipresenti Carota Boys, c’e chi indossa una parrucca, chi un berretto con la scritta «go Jannik», chi semplicemente porta addosso una t shirt, un giaccone o una felpa arancio.

«C’è un clima straordinario, si percepisce l’emozione e l’entusiasmo di questo momento del tennis e del padel italiano. È un momento che trova a Torino il sui apice, trainati da un autentico fenomeno come Jannik Sinner che sta facendo volare il nostro tennis sempre più in alto». Così il presidente della Federtennis e padel Angelo Binaghi intervenuto ai microfoni di Sky a pochi minuti dall’inizio della prima semifinale. «Speriamo che l’atterraggio, perchè prima o poi si atterra, sarà morbido. Lui è il comandante, ma servono anche degli ottimi copiloti per evitare quanto accaduto in altri sport come sci e motociclismo»,

Sinner, come detto, è l’ unico giocatore ancora imbattuto del torneo. Una condizione che, oltre al prestigio che ne consegue e a 600 punti validi per il ranking (200 punti a vittoria), ha già fruttato al n.1 azzurro un montepremi di $1.495.500, frutto del premio di partecipazione pari $325.500 assegnato a ciascun finalista a cui vanno ad aggiungersi altri $1.170.000 vinti nei tre match da lui sin qui disputati.

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