Un durissimo colpo alla Superlega. L’avvocato generale della Corte di Giustizia Europea, Rantos, nel suo parere, potrebbe aver chiuso in via definitiva l’esperienza della Superlega. “Le regole della Fifa e della Uefa che sottopongono a una autorizzazione preventiva qualunque nuova competizione calcistica sono compatibili con il diritto dell’Unione Europea”. In sintesi, l’avvocato generale non vieta – e come potrebbe – la Superlega. Ma autorizza la Uefa a escludere dalle proprie competizioni chi voglia organizzarne di proprie: “La Superlega è libera di organizzare la propria competizione calcistica indipendente al di fuori dell’ecosistema Uefa e Fifa – si legge nell’opinione di Rantos – ma non può tuttavia, parallelamente alla creazione di tale competizione, continuare a partecipare a competizioni organizzate dalla Fifa e dalla Uefa senza la preventiva autorizzazione di tali federazioni”.

“Restrizioni giustificate da finalità legittime”
Non si tratta della sentenza definitiva: quella è attesa in primavera, probabilmente a marzo. Ma questo parere rappresenta la base su cui quel verdetto verrà elaborato. E nei fatti, dà ragione alla Uefa e torto ai separatisti, ossia Juventus, Real Madrid e Barcellona, secondo cui le istituzioni sportive calcistiche agiscono in regime di monopolio violando le regole del libero mercato. No, per Rantos la Uefa – e ovviamente anche la Fifa – non violano norme europee. Anzi, il requisito dell’approvazione preventiva da parte di uefa e Fifa per chiunque voglia organizzare una competizione europea è addirittura “necessario, giustificato da finalità legittime”. Perché anche accertato che tali norme abbiano ad oggetto una restrizione della concorrenza”, resta il fatto secondo cui “l’obbligo principale della Uefa è… garantire che a terzi non sia indebitamente negato l’accesso al mercato al punto da falsare la concorrenza su tale mercato”.

La Uefa: “Difeso il merito sportivo”
Un parere accolto immediatamente con grande soddisfazione dalla Uefa, che ha emesso un comunicato lampo, accogliendo “con grande favore l’inequivocabile Parere di oggi che raccomanda una sentenza della CGUE a sostegno della nostra missione centrale di governare il calcio europeo, proteggere la piramide e sviluppare il gioco in tutta Europa”. La Uefa anche aggiunto che questo parere “rappresenta un passo incoraggiante verso il mantenimento dell’attuale struttura di governance dinamica e democratica della piramide calcistica europea. Il parere rafforza il ruolo centrale delle federazioni nella protezione dello sport, sostenendo i principi fondamentali del merito sportivo e dell’accesso aperto a tutti i nostri membri, nonché unendo il calcio alla responsabilità condivisa e alla solidarietà”. Anche perché, secondo la Uefa, “il calcio in Europa rimane unito e fermamente contrario alla Superlega, o a qualsiasi proposta separatista, che minaccerebbe l’intero ecosistema sportivo europeo”.