Ma soprattutto la coppia inizia a ricevere disturbanti lettere anonime da un misterioso vicino che si firma come l’Osservatore, il quale fa minacciosi riferimenti al fatto che li osserva, allude a misteri celati nelle mura di dimora e soprattutto li ringrazia per aver portato “sangue fresco”. In contemporanea iniziano ad accadere fatti sempre più angoscianti e, sebbene marito e moglie si costruiscano una specie di prigione auto-inflitta di telecamere e sistemi di sicurezza, a poco vale il loro tentativo di sentirsi al sicuro, anche per l’inefficacia di polizia e detective: musiche dalle origini sconosciute, spari, telefonate e altri disturbi renderanno la loro vita lì praticamente impossibile gettandoli in un turbine di paranoia che rischia di mandare all’aria qualsiasi aspetto della loro vita.
Il punto di partenza della serie è, appunto, piuttosto terrificante, anche perché ognuno di noi può vederci l’amplificazione paradossale dei piccoli problemi domestici o di vicinato mai troppo rari. Molte scene del resto sono costruite con sapienza per atterrire chi guarda, eppure non si può fare a meno di rimanere raffreddati dalla mano di Murphy, il quale tratta qualsiasi tema un po’ allo stesso modo, rendendo anche questo The Watcher un’ennesima stagione edulcorata di American Horror Story (i cui nuovi episodi peraltro partono negli Stati Uniti la settimana prossima, aumentando la sensazione di un ciclo continuo di produzione seriale sempre identica a sé stessa). Dopo aver azzeccato anche Dahmer, Murphy si conferma come geniale nel trovare le storie più morbose e attraenti per il pubblico, ma le cristallizza poi nel suo stile sempre ossessionato dal grottesco, dall’esagerato, da certi cliché in fondo triti.
Mia Farrow e Terry Kinney nei panni di Pearl e Jasper WinslowERIC LIEBOWITZ/NETFLIX
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di Paolo Armelli www.wired.it 2022-10-14 07:14:40 ,