Si studiano ancora a distanza. Il computer che cerca di capire, con i mezzi che ha, come funziona un uomo. L’uomo che prova a fidarsi e chiede al computer di aiutarlo a curarsi. Oggi l’intelligenza artificiale in medicina procede camminando sulle uova, ma presto entrerà in corsia con più sicurezza.
“Una ricerca vulcanica”
“Non c’è ancora un impiego sostanziale nei nostri ospedali, ma la ricerca è un vulcano, un fiume in piena” spiega Nicola Sverzellati, direttore dell’unità di scienze radiologiche all’ospedale universitario di Parma e docente dell’ateneo, che con i fondi dell’Airc
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-01-27 13:58:34 ,www.repubblica.it