“Questa notte, verso le 2, un orso si aggirava nel centro abitato di Malé (Trento), mentre il paese era in festa. C’era vita ovunque: musica dal vivo, bancarelle e tanti ragazzi per le strade. Ditelo agli animalisti da salotto: fuori dal suo habitat, l’orso è un pericolo, una potenza letale. Sotto la pelliccia morbida e il musetto simpatico, l’orso rimane un predatore feroce”.
La legge per uccidere otto orsi l’anno
Parola – letterale – del consigliere provinciale Claudio Cia, che le posta su Facebook accompagnandole con le immagini di un orso che cerca di uscire dal paese in cui, evidentemente, suo malgrado è entrato. Cia, un tempo dirigente di Fratelli d’Italia, improvvisamente (“per stalking politico”, spiega lui, da parte del commissario regionale del partito Alessandro Urzì) che dopo l’autosospensione di Cia da FdI (“istituto che non esiste nel nostro partito”, gli aveva comunicato ) è passato al gruppo misto, è stato tra i più accaniti promotori della legge che consente l’uccisione di otto orsi l’anno.
Oipa: “Mancano le misure di prevenzione”
“Il consigliere Claudio Cia, che ha diffuso il video, sostenitore della legge trentina che prevede l’abbattimento fino a otto orsi l’anno”, tuona l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (Oipa), “probabilmente non considera quanto la mancanza di adeguate misure di prevenzione per mettere in sicurezza residenti, escursionisti e gli animali stessi possa causare lo sconfinamento della fauna selvatica nei centri abitati”.
Alla ricerca di consensi tra agricoltori e cacciatori
La provincia del Trentino, alla ricerca di consensi di agricoltori e cacciatori, in questi anni ha solo cercato di reprimere, senza attuare nessuna delle misure necessarie per la convivenza con gli animali selvatici. Un’amministrazione, quella guidata da Maurizio Fugatti, che non ha mai cercato di adottare strumenti incruenti per favorire una serena convivenza animali-esseri umani. Di più. Come spiega Oipa “non possiamo non attuare un paragone con la gestione degli orsi nel Parco nazionale Abruzzo, Lazio e Molise dove, per mettere in sicurezza gli orsi, si pongono anche divieti temporanei di circolazione. La Provincia autonoma di Trento ha ancora molto da imparare in tema di gestione della fauna selvatica”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-06-16 15:48:24 ,www.repubblica.it