Più obbligazioni, meno fondi. Anche se i risultati del risparmio gestito non sono stati deludenti. Anzi. E sempre tanti, troppi soldi fermi sui conti correnti. Dodici mesi fa i risparmiatori erano ancora alle prese con i contraccolpi del 2022. L’annus horribilis per gli investitori aveva infatti provocato ai portafogli obbligazionari, azionari e bilanciati perdite tra il -10% e il -20%. A cui aggiungere l’erosione dell’inflazione. Occorre partire da quel contesto per cercare di spiegare le decisioni prese in campo finanziario dagli italiani nell’ultimo anno. A cominciare dal ritorno in massa verso i titoli di stato e le obbligazioni bancarie e societarie. In sole tre tranche di emissioni (giugno e ottobre 2023 e marzo 2024) i Btp Valore, dedicati unicamente a risparmiatori e investitori retail, hanno totalizzato sottoscrizioni per circa 54 miliardi. In base ai dati Abi e Banca d’Italia, tra settembre 2022 e settembre 2023, il controvalore delle obbligazioni nei portafogli delle famiglie italiane è balzato da 224 a 375 miliardi e, più in particolare da 122 a 209 miliardi per i soli titoli di Stato.
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2024-04-08 05:06:00 ,