Da lunedì al via in tutta Italia la prenotazione per i nuovi immunizzazioni bivalenti contro il Covid. A darne conferma, durante una conferenza stampa al Ministero della Salute, è il direttore generale dell’Aifa Nicola Magrini, che sottolinea: «L’arrivo di un nuovo vaccino dovrebbe rafforzare il convincimento per chi deve fare la quarta dose per via dell’età o per altre patologie».
Priorità a over 60 e soggetti fragili
A partire da lunedì, dunque, tutte le Regioni potranno attivare i propri portali per la prenotazione del vaccino bivalente. Sono 19 milioni, infatti, le dosi in arrivo a settembre, che, spiega il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, si sono dimostrate efficaci «anche contro Ba.4 e Ba.5, che sono le varianti oggi dominanti». Secondo il Css, i immunizzazioni coprirebbero «il 96% di tutti i ceppi isolati in Italia» e costituiscono dunque «un’ulteriore arma» per prevenire lo sviluppo di una forma grave della malattia. Ma per chi è consigliato il richiamo contro le nuove varianti Covid? La circolare del ministero prevede che il bivalente venga somministrato «in modo prioritario» a over 60 e soggetti fragili. «Ma dal momento che Ema lo autorizza dai 12 anni in su, ritengo che non si possano escludere altre categorie di persone per cui è autorizzato», precisa Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute. Per evitare una falsa partenza, secondo Rezza, sarà fondamentale lo sforzo di medici di famiglia e farmacie. «Credo che i medici di famiglia siano centrali per la campagna vaccinale del prossimo autunno inverno, come lo sono anche le farmacie e gli specialisti».
28 milioni di dosi in scadenza
La conferenza stampa al Ministero ha permesso anche di fare il punto della situazione sui immunizzazioni in scadenza. Secondo il generale Tommaso Petroni, direttore dell’Unità per il completamento della campagna vaccinale e il contrasto alla pandemia, «sono 28 milioni le dosi di vaccino anti Covid che scadono a fine anno». Sessanta milioni di dosi, invece, sono già state donate all’estero e il ministero è «è in costante contatto» per continuare a donarne altre. «Abbiamo un piano flessibile», precisa Petroni. «Le Regioni ci hanno comunicato le capacità attualmente disponibili, quelle attivabili in poco tempo e quelle che possono essere ricostruite in emergenza».
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Scritto da Gianluca Brambilla perwww.open.online il 2022-09-09 12:53:01 ,