Venere, il MIT lancia una missione low-cost per cercare la vita sul pianeta

Venere, il MIT lancia una missione low-cost per cercare la vita sul pianeta


Venere il MIT lancia una missione lowcost per cercare la vita sul pianeta

NASA/Bettmann

C’è davvero la fosfina?

L’entusiasmo per la scoperta non è però durato a lungo. A meno di un mese dall’annuncio, sono emersi possibili problemi nei dati: degli errori di calibrazione avrebbero creato delle molecole che non c’erano, tra le quali la fosfina. Il team che ha notato questo problema, correggendo i dati e rianalizzandoli, ha notato come la fosfina fosse del tutto scomparsa. Il team della scoperta originale ha però replicando, rianalizzando nuovamente i dati in un altro modo e suggerendo che la fosfina era meno di quanto fosse stata calcolata in origine, ma comunque presente. Un altro studio ha rianalizzato i dati della sonda Pioneer 13 del 1978 ritrovando delle possibili tracce di questa molecola che in origine erano sfuggite. Insomma, il punto è che se ci sia o meno la fosfina nell’atmosfera di Venere è ad oggi una questione aperta.

Le tappe della missione

Entra allora in gioco Venus Life Finder. Si tratta della prima di tre sonde che il Mit intende inviare verso Venere in partnership con l’azienda RocketLab. Quest’ultima in particolare si occuperà del razzo Electron per il lancio e del satellite Photon, che avrà il ruolo di relay tra la sonda e la Terra. La sonda vera e propria è un piccolo cono di appena 20 chilogrammi e grande 40 centimetri. Il carico scientifico sarà di appena 1 chilogrammo. Si inserirà nell’atmosfera di Venere, sopravvivendo per 270 secondi prima di venire distrutta dalla pressione crescente. Ma sopravviverà a sufficienza per raccogliere dati tra i 45 e i 60 chilometri di altitudine sulla superficie di Venere. Lo farà con il suo unico strumento, l’autofluorescence nephelometer, un piccolo laser che colpirà le particelle atmosferiche. Così lo strumento sarà in grado di misurare la composizione e la concentrazione delle molecole. Non misurerà direttamente la fosfina, che avrebbe bisogno di strumenti aggiuntivi, ma potrà fornire ulteriori informazioni sull’atmosfera e le nubi di Venere, necessarie per comprendere anche l’eventuale ruolo della fosfina e di altre molecole organiche. Prima di venir distrutta, la sonda trasmetterà i suoi dati al Photon che avrà il compito di inviarli a Terra. La sonda partirà dal nostro pianeta a dicembre 2024 e arriverà pochi mesi dopo, nel 2025, su Venere.



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di Luca Nardi www.wired.it 2024-01-19 05:50:00 ,

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