Venezia, un altro pezzo della città lagunare se ne va. L’isola di Santo Spirito dopo anni di abbandono finisce all’asta

Venezia, un altro pezzo della città lagunare se ne va. L’isola di Santo Spirito dopo anni di abbandono finisce all’asta



L’isola di Santo Spirito, situata tra il Lido e la Giudecca, è ora in vendita per quasi 9 milioni di euro. Dopo anni di abbandono, la proprietà, ceduta dal Demanio alla Poveglia srl nel 2003 per 350 mila euro, è gestita per la vendita dall’agenzia Quimmo, che la descrive come un’opportunità di investimento unica per lo sviluppo residenziale nella laguna di Venezia. Ci sarà un’asta che sarà aperta fino al 25 giugno.

Il piano di recupero

Nel 2014, un piano di recupero approvato prevedeva una volumetria di circa 30 mila metri quadrati per ospitare 144 residenti. Il progetto comprendeva 4.200 metri quadrati di area coperta e 1.500 per uso pubblico. Tra gli interventi previsti c’erano la ricostruzione di edifici del XIX secolo, il restauro di sei strutture militari e la ristrutturazione del bunker-polveriera. Tuttavia, nonostante il grande valore storico dell’isola, che risale al basso medioevo, l’area versa ancora in uno stato di degrado e semi abbandono.

La nuova ristrutturazione

L’agenzia Quimmo sottolinea che il progetto di recupero tiene conto del riferimento storico pre-napoleonico previsto dalla Variante del Piano Regolatore Generale. Gli edifici esistenti subiranno una ristrutturazione, mentre nuovi edifici sostituiranno quelli preesistenti. Inoltre, verranno realizzate reti tecnologiche, percorsi e approdi sia per la parte privata che per quella pubblica. Il Piano di Assetto del Territorio prevede anche la creazione di una darsena per i futuri abitanti dell’isola.

La Storia dell’Isola di Santo Spirito

L’isola di Santo Spirito ha una storia che risale all’XI-XII secolo, inizialmente abitata da diversi ordini religiosi come i Canonici Regolari, i Cistercensi e gli Eremitani. Questi ultimi ricostruirono parte del convento e della chiesa, decorata con opere d’arte di Palma il Vecchio e Tiziano.

L’ordine degli Eremitani e quello dei frati Minori Osservanti

Nel XVII secolo, Papa Alessandro VII soppresse l’ordine degli Eremitani e il senato veneziano vendette i loro beni per finanziare le spese di guerra. L’isola fu poi destinata ai frati Minori Osservanti in fuga dalla Candia, rimanendo in loro possesso fino al 1806.

L’arrivo di Napoleone

Con l’arrivo di Napoleone Bonaparte, l’isola fu trasformata in un presidio militare e poi abbandonata. Durante la Seconda Guerra Mondiale, fu utilizzata come polveriera. Dopo il conflitto, l’isola rimase abbandonata fino ai primi anni 2000.



LEGGI TUTTO

[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-05-22 17:02:09 ,www.repubblica.it

Previous Cina dà armi a Russia, ecco le prove

Leave Your Comment