Violenza di genere: siglato a Nola un patto per sconfiggerla – Campania

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Protocollo tra 14 comuni,Tribunale,Procura,Questura,Asl e scuola


(ANSA) – NOLA (NAPOLI), 07 LUG – Far emergere gli episodi di
violenza spesso sottaciuti, ma anche fornire soluzioni veloci e
su misura che possano mettere concretamente e definitivamente al
riparo i morti di minacce, abusi e violenza. Sono alcuni
degli obiettivi del protocollo d’intesa siglato oggi, a Nola,
dal sindaco Carlo Buonauro, che è presidente del coordinamento
istituzionale dell’Ambito N23, dal capo della Procura di Nola,
Arturo De Stefano, dal presidente del Tribunale di piazza
Giordano Bruno, Vincenza Barbalucca, e da esponenti delle forze
di polizia, dell’Asl Napoli 3 sud, del Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Nola, e dell’Ufficio Scolastico Territoriale
di Napoli.
   
“E’ stato costituito un sistema di welfare che dà risposte
concrete ai problemi ed alle necessità ai cittadini più deboli –
ha detto l’assessore regionale alle Politiche sociali, Lucia
Fortini, presente all’incontro -. Spesso si parla di risorse
economiche, ma la riflessione seria va fatta sulla
strutturazione dei servizi, sulla capacità di intercettare
effettivamente i bisogni e di fornire soluzioni efficaci ai
cittadini”.
   
Il modello operativo sperimentale è stato promosso
dall’Ambito sociale N23, che comprende 14 comuni, e di cui è
coordinatore Giuseppe Bonino, e chiama in causa le istituzioni e
le agenzie formative del territorio. Ognuno è chiamato a fare la
propria parte “per normalizzare le sproporzioni tra i rapporti
personali purtroppo ancora oggi esistenti – spiegano gli
organizzatori – e soprattutto per creare un necessario cordone
di sicurezza che induca la vittima a fidarsi e soprattutto che
la preservi da ripercussioni talvolta fatali”. “Ci siamo posti
di fronte al problema della violenza di genere – ha sottolineato
Bonino, coordinatore dell’Ambito sociale N23 – ed abbiamo deciso
di metterci nei panni di chi subisce l’abuso costituendo una
rete che fornirà ciò di cui si ha effettivamente bisogno per
guardare avanti”. (ANSA).
   

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