Ancora, sempre nel bilancio 2021 della spa pubblica guidata dall’amministratore delegato Andrea Quacivi, si legge che il valore della produzione per la linea business solution è cresciuto rispetto all’anno precedente, arrivando a 108,6 milioni. Se si considera le forniture alla Ragioneria, uno dei 13 macro-clienti, l’incremento di fatturato “è dovuto principalmente alla realizzazione del sistema unitario Regis che costituisce lo strumento applicativo unico di supporto ai processi di programmazione, attuazione, monitoraggio, controllo e rendicontazione del Pnrr”.
Gli altri problemi
Nonostante il lavoro dietro le quinte, alla prova dei fatti Regis ha creato una serie di problemi ai suoi destinatari. Il Mef spiega a Wired che “trattandosi di una piattaforma di recente implementazione, come tutti i sistemi informativi, evolve per venire incontro alle esigenze di miglioramento e usabilità a favore degli utenti. Per renderlo più flessibile e semplice sono state infatti introdotte nuove funzionalità, a partire dalla creazione di una nuova interfaccia utente, che ne hanno arricchito e potenziato la navigazione e l’accessibilità”. E aggiunge che “è operativo un apposito servizio che fornisce la necessaria assistenza tecnica monitorando e risolvendo, in tempi brevi, le problematiche riscontrate da tutti gli utilizzatori del sistema. A supporto delle amministrazioni locali sono stati infine attivati presidi territoriali con centinaia di persone pronte a intervenire”.
Non tutti i problemi, però, dipendono dall’informatica. In alcuni casi, dice il Mef, “attengono all’inserimento di dati nel sistema da parte delle amministrazioni titolari delle misure che devono provvedere a richiedere le utenze per i soggetti attuatori dei singoli progetti”. Fuor di burocratese, si intendono i codici a cui appaiare i progetti per i quali i Comuni chiedono i finanziamenti e le linee guida per navigare il sito, di cui si sarebbero dovuti occupare i ministeri. Nella sua circolare il dicastero guidato da Giancarlo Giorgetti dà tempo 30 giorni a tutti gli altri ministeri per emettere questi documenti. Mentre i Comuni potranno ottenere in autonomia dal Mef l’utenza su Regis, senza attendere che se ne occupi il ministero che ha la guida del progetto, così come inserire i progetti stessi. E se hanno bisogno di un anticipo di soldi, con richieste motivate, dice il ministero, possono attivarlo “senza particolari formalità”.
Nel pacchetto di Sogei per il Mef rientra anche Italia Domani, il sito di comunicazione e informazione sul Pnrr, varato sotto l’esecutivo di Mario Draghi per diretta volontà di Palazzo Chigi e uscito fortemente ridimensionato dai tagli della squadra di governo della nuova inquilina, Giorgia Meloni. Per esempio è sparita la newsletter inviata ogni due settimane, che aveva raggiunto oltre 13mila iscritti lo scorso autunno.
Leggi tutto su www.wired.it
di Luca Zorloni www.wired.it 2023-05-15 05:00:00 ,