Stiamo per entrare nella settimana decisiva per il rigassificatore di Piombino. Tra il 3 e il 7 luglio è infatti previsto l’arrivo della prima nave di gasa naturale liquefatto (gnl) nel porto della città livornese, dando così il via alla fase commerciale vera e propria per la Golar Tundra, l’unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione in cui, appunto, il gas liquefatto viene riportato allo stato gassoso per poi essere immesso nella rete energetica nazionale.
Come hanno riportato diversi giornali locali, il 27 giugno il Comitato tecnico regionale, organismo a guida ministeriale incaricato valutare la sicurezza sull’impianto targato Snam, ha dato il suo via libera per rendere completamente operativo il rigassificatore, in maniera ufficiale. I carichi giunti dall’Egitto lo scorso maggio, provenienti dal portafoglio Eni, erano infatti serviti per testare la struttura.
Verificate gli ultimi dettagli, la Golar Tundra è pronta a entrare in funzione con il suo primo carico commerciale in arrivo a luglio. La nave rigassificatrice, con una capacità di 5 miliardi di metri cubi annui, sarà in grado di contribuire da sola al 6,5% del fabbisogno energetico nazionale, portando la capacità italiana a oltre il 25% della domanda.
L’impianto mobile resterà a Piombino solamente per i prossimi tre anni e poi verrà presumibilmente spostato in un’altra porto, probabilmente nell’Adriatico, a meno che le posizioni contrarie degli abitanti e del comune non cambino entro la scadenza del contratto. Un’ipotesi difficile e incerta, visto che lo stesso comune ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Lazio (Tar), contro la decisione del governo di portare la Golar Tundra nel porto livornese.
Ricorso che vedrà la sua prossima udienza il prossimo 5 luglio, quando ormai il rigassificatore di Piombino sarà entrato ufficialmente in funzione. Un ritardo dovuto all’attesa della relazione definitiva sulla sicurezza dell’impianto, arrivata come già detto solo il 27 giugno. Tuttavia, il Tar ha già rigettato nei mesi scorsi la richiesta di sospensiva avanzata dal comune, per posticipare l’entrata in funzione del rigassificatore, e pertanto risulta difficile pensare che il ricorso possa avere esito positivo.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-06-29 14:57:35 ,