MILANO — I club che hanno giocato in Serie A fra il 2008 e il 2018 chiedono miliardi di euro di danni a tre agenzie media, per presunte mancate entrate dalla vendita dei diritti di trasmissione internazionale in quel periodo. L’azione legale promossa dalle società segue una sentenza dell’antitrust del 2019, secondo cui le agenzie media IMG, MP & Silva e Be4 si sarebbero accordate nel presentare le offerte per i diritti, facendo cartello e limitando di fatto la concorrenza. A darne notizia è l’agenzia Reuters.
La stima del danno
La decisione antitrust ha spinto più di venti club che nel periodo interessato giocavano in Serie A – tra cui Milan, Inter, Torino, Fiorentina, oltre alla stessa Lega Serie A come associazione – a citare in giudizio le agenzie presso un tribunale di Milano. La Serie A stima in 1,8 miliardi di euro le mancate entrate dovute all’accordo di cartello fra le agenzie media. Ma la stima potrebbe essere ancora più cospicua. Francesco Anglani, partner dello studio legale BonelliErede che rappresenta alcune delle squadre – tra cui Torino, Fiorentina e Roma – ha riferito a Reuters che le richieste di risarcimento danni dei singoli club avrebbero superato complessivamente i 3 miliardi di euro.
L’accusa e la difesa
Per Anglani, “è la prima volta che un’azione antitrust per danni è stata intentata in Italia per importi così significativi”. Le agenzie media negano ogni responsabilità e addebito, sostenendo che i proventi generati dalle vendite erano in linea con i prezzi di mercato. I diritti di trasmissione sono la principale fonte di entrate per i club italiani, ma oggi sono meno redditizi rispetto alla Premier League inglese e alla Liga spagnola. L’unica delle agenzie media sotto accusa che ha deciso di rilasciare una dichiarazione è IMG, che tramite un portavoce ha detto a Reuters: “Abbiamo obiezioni solide alle accuse che ci vengono rivolte e ci difenderemo con vigore”. La Lega di Serie A preferisce non commentare.
I tempi del procedimento
Gli esperti nominati dal tribunale dovrebbero riuscire a valutare l’entità di eventuali danni entro aprile 2025. Su quella base, i giudici potranno poi decidere. La Serie A ha infatti cercato un accordo extragiudiziale, ma le trattative sono state finora infruttuose. Parallelamente, non tramonta per il futuro l’idea che la Lega possa coinvolgere fondi di investimento specializzati nelle operazioni di allocazione dei propri diritti tv, coinvolgendoli anche nel capitale. Un’opzione che finora non si è però mai realizzata per l’opposizione della maggior parte dei club.