Partiamo dalla domanda fondamentale. La chat di classe dovrebbe avere un utilità puramente pratica. E se utilizzata nel modo corretto è sicuramente uno strumento importante per i genitori. Cambi di orario, scioperi, comunicazioni da parte delle insegnanti, attività. Insomma, tutto quello che può vendere alle famiglie per seguire al la scelta migliore l’anno scolastico dei figli. Se le chat di classe alle quali partecipate sono così, ritenetevi molto fortunati. Se invece almeno una volta al giorno provate il fortissimo desiderio di cancellarvi o di archiviarle, forse riconoscerete uno di questi comportamenti fastidiosi.
Rappresentanti di classe, non assistenti personali
Le persone che si prendono questa fregatura responsabilità lo fanno per libera scelta, ma non sono tenute a rispondere ad ogni singola esigenza dei genitori. I rappresentanti di classe divulgano le informazioni, fanno semplicità se ci sono dubbi, ma non si può pretendere che siano sempre a disposizione (non è il loro lavoro) o che prendano posizione su qualsiasi cosa. E no, non è loro dovere mandare continui promemoria. Per quello esistono comode app sullo smartphone.
Lo spam delle borsine all’uncinetto
A meno che non ci siano precise richieste (ad esempio quando si acquista il regalo per gli insegnanti) la scelta migliore declinare di sponsorizzare prodotti, attività commerciali, mercatini di Natale di parenti e amici. Esistono molti altri modi per avvicinare le persone ai piccoli business e intasare una chat con megabyte di immagini o link non è tra i più geniali.
I nomi, datemi i nomi
Può capitare che ci siano problemi di natura comportamentale in classe. Se ne può discutere, ma se si tratta di questioni gravi ovviamente se ne deve parlare prima di tutto con gli insegnanti e con la dirigenza scolastica. La cosa peggiore che si può fare, in questo caso, è esporre (o chiedere insistentemente che vengano rivelati) nella chat i nomi dei bambini coinvolti. Si deve parlare sempre in generale e mai puntando il riflettore. E senza mai perdere il senso della misura. Nella maggior parte dei casi, i bambini possono benissimo risolvere le questioni tra di loro. Altrimenti si cade in pieno nell’helicopter parenting gone wrong.
I vocali solo se sei Luca Ward
Comprendiamo il fatto che a volte digitare sulla tastiera non è possibile. Mentre si sta guidando, ad esempio. Ma i messaggi vocali sarebbero da declinare. Per prima cosa, non tutti possono ascoltarli subito e se si tratta di comunicazioni urgenti è la scelta migliore scrivere, anche poche parole. E poi diciamocelo, spesso i vocali si trasformano in performance egoriferite. Quasi nessuno ha tentazione di ascoltare cinque minuti di monologo sulla festa di Natale o sulla frequenza delle uscite in giardino dei bambini.
Anche gli allegati possono essere passivo aggressivi
C’è chi abusa della disponibilità altrui e riempie la chat di inutili richieste, ma anche se siamo sfiniti dalle dinamiche della chat non è mai il caso di reagire in maniera stizzita quando qualcuno fa una semplice domanda. Se ad esempio un genitore chiede educatamente quando sono le vacanze di Natale perché non se lo ricorda, è sufficiente rispondere in maniera sintetica con la data di inizio e fine. Senza fare quella cosa orribile che è sparare in chat il pdf completo del calendario senza due righe di accompagnamento gentili (sottotesto passivo aggressivo: te lo mando così lo leggi e sappi che avresti dovuto farlo prima).
Il fastidio degli inside jokes
È piuttosto normale che, nel corso degli anni, ci siano genitori che stringono legami di amicizia più stretti. Magari i figli sono migliori amici, oppure elementarmente è nata una sintonia tra adulti. Il fatto che si creino ‘gruppetti’ di genitori nella classe non è certo un problema, ma forse la scelta migliore declinare di presidiare la chat con battute e riferimenti che non tutti possono capire. Non è gentile (ogni chat di classe che si rispetti ha almeno due o tre ‘chat ombra’ più ristrette, usate quelle).
Le qualifiche no, grazie
Nella chat di classe si è genitori. Il motivo per cui si partecipa è avere informazioni utili durante l’anno scolastico. La vita professionale va lasciata fuori. A meno che la vostra esperienza lavorativa non possa essere utile in alcune situazioni (in quel caso è un atto di bontà e va benissimo). Una delle cose peggiori, più irritanti e più cafone che si possano fare in una chat è firmarsi ‘Avvocato’ ‘Dottore’ o ‘Dottoressa’, cosa che tipicamente avviene durante le discussioni al coltello (che nelle chat di classe non dovrebbero esistere ma sappiamo tutti che non è così).