Il colosso dell’ecommerce Amazon ha chiaro che dal 2 gennaio 2025 tutti i dipendenti dovranno tornare a lavorare in ufficio 5 giorni su 7. Una svolta decisa, dopo gli anni della pandemia in cui lo smart working era diventato la norma per molte aziende tecnologiche.
La notizia, riportata dai media americani citando una lettera dell’ad Andy Jassy, è stata poi confermata ufficialmente dallo stesso Jassy in un messaggio ai dipendenti. “Vogliamo operare come la più grande startup al mondo“, scrive il numero uno di Amazon, spiegando che “stare insieme in ufficio rende più semplice imparare, fare brainstorming e inventare”.
Questa decisione è in realtà un inasprimento della policy precedente che richiedeva ai dipendenti almeno 3 giorni a settimana in ufficio. Secondo quanto riportato da Reuters, alcuni dipendenti che non rispettavano questa regola erano stati considerati “dimissionari volontari” e allontanati dai sistemi aziendali. Non è chiaro se la nuova direttiva dei cinque giorni sarà applicata in modo altrettanto rigido. Tuttavia, il ritorno forzato in ufficio full-time sta suscitando malumori tra molti dipendenti. Come riporta Reuters, un “gruppo vocale di lavoratori“, interno all’azienda, considera il lavoro da remoto efficace e vantaggioso in termini di tempo e costi per gli spostamenti. A maggio 2022, ricorda Cnbc, i dipendenti della sede di Seattle avevano portato avanti una protesta contro il ritorno in ufficio, le politiche climatiche e i licenziamenti.
In controtendenza
La svolta di Amazon arriva in controtendenza rispetto ad altre big tech della Silicon Valley come Apple e Google, che stanno adottando modelli di lavoro ibridi con 2-3 giorni a settimana in ufficio. Molte aziende ritengono che un approccio flessibile sia necessario per attrarre talenti in un mercato del lavoro sempre più competitivo. Nella sua lettera, Jassy si dice consapevole che per alcuni dipendenti il ritorno in presenza 5 giorni a settimana “richiederà alcuni aggiustamenti” a livello personale. Per questo la nuova policy entrerà in vigore solo dal gennaio 2025, dando più di un anno di tempo per organizzarsi. Da quella data, però, non si torna indietro. Torneranno anche le scrivanie assegnate, almeno nei quartier generali Usa di Seattle e Arlington.
La decisione di Amazon potrebbe avere ripercussioni significative sul mercato del lavoro e sulle politiche aziendali in generale. Non varrà infatti per gli oltre 1,5 milioni di dipendenti dell’azienda in tutto il mondo, perché le scelte del colosso dell’e-commerce hanno spesso un effetto a cascata anche su altre aziende e settori.
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di Riccardo Piccolo www.wired.it 2024-09-17 12:34:43 ,