Polemica per un servizio tv. i dem chiedono chiarimenti alla Vigilanza Rai
È bufera sul servizio giornalistico di Report di lunedì sera su Rai3, sulla terza dose di vaccino, introdotta così dal conduttore Sigfrido Ranucci: «È ovvio che la terza dose è il business delle case farmaceutiche che spingono (per la sua adozione, ndr)». Il servizio, tra l’altro, parla di pressioni sulla Fda, l’autorità Usa che autorizza le dosi; sostiene che la terza dose di Moderna non andasse fatta per intero; sottolinea come in Italia non sia mai stato fatto l’annunciato studio sugli anticorpi. I membri Pd della commissione di Vigilanza Rai chiedono «un chiarimento con i vertici Rai», lamentando, tra l’altro, come il servizio semini «dubbi sull’efficacia dei vaccini, perplessità sulla durata della copertura degli anticorpi» e faccia «affermazioni del tutto campate in aria sulla larga frequenza di effetti collaterali». Il leader di Italia viva, Matteo Renzi, accusa Report di «non fare servizio pubblico». Si stupisce Massimiliano Capitanio (Lega) che il Pd «si accorga» di Report solo sui vaccini ma ritiene «pericoloso mettere il bavaglio alla stampa». Per Andrea Ruggeri di Forza Italia, quella di Report è una «lagna qualunquista». Silvio Garattini, presidente dell’Istituto Mario Negri, precisa che la terza dose di Moderna andava somministrata per intero ai soggetti deboli.
«Sono vaccinato come tutta la redazione — ha replicato Ranucci — ma come giornalista devo essere libero di raccontare delle criticità». Difende Report l’Usigrai. A sera, è la segreteria del Partito democratico a correggere il tiro, riconoscendo l’autonomia dei membri in Vigilanza ma sottolineando che «il Pd da sempre considera essenziale il rispetto di quella dei giornalisti».
2 novembre 2021 (modifica il 2 novembre 2021 | 22:02)
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Antonella Baccaro , 2021-11-02 21:02:51
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