Accarezzare un gatto: quando e come farlo, come comportarsi con un randagio e come dimostrare il nostro affetto.
I gatti sono noti per essere animali indipendenti e distaccati, ma amano essere accarezzati e “graffiati”. Nonostante ciò che si dice, sono infatti molto più affettuosi di quanto si possa credere, e spesso e volentieri cercano il contatto con l’essere umano. Hanno però i loro tempi e non amano certo essere toccati in ogni punto del loro corpo. Esistono delle regole che l’umano deve rispettare, se non vuole ritrovarsi con un bel graffio sulla mano. Scopriamo insieme come, dove e quando accarezzare un gatto, e magari anche qualche metodo alternativo per dimostrargli il nostro affetto.
Come accarezzare un gatto
Innanzitutto, la maggior parte dei gatti ama essere accarezzata intorno alla testa e al collo. Questa è una zona sensibile, e una bella carezza non potrà che renderli felici. Assicurati di accarezzare però il tuo gatto lentamente e delicatamente. Poi, spostati sulla schiena. Inizia dalla testa e lavora verso il basso.
Anche questa è una zona sensibile, quindi sii delicato. Infine, accarezzagli la coda. Questa è la parte del gatto che spesso viene trascurata, ma i nostri amici felini adorano essere toccati sulle loro code, almeno nella maggior parte dei casi.
Per quanto riguarda la direzione delle carezze, devi cercare di strofinare in direzione del pelo (evitando il contropelo), e non rimanendo molto a lungo sulla testa o intorno agli occhi. Le zone preferite restano infatti la schiena, i fianchi e sotto il mento.
Dove non toccare un gatto
I gatti sono animali indipendenti a cui piace spesso essere lasciati in pace. Non sempre apprezzano di venire toccati o accarezzati dall’uomo, e possono graffiare o mordere chi ci prova. Ci sono alcuni punti del loro corpo, poi, che è meglio non toccare, se non vogliamo innervosirli e farli diventare pericolosi. Ad esempio, conviene stare alla larga dal ventre e dalla pancia, una zona sensibile in cui raramente accetteranno di essere toccati.
Accarezzare un gatto randagio: è possibile?
Se amiamo i gatti, non possiamo nasconderlo: quando ne vediamo uno randagio per strada non possiamo fare a meno di accarezzarlo. Per qualche motivo, sembra così bello toccare un animale che non è nostro. Secondo un recente studio, questo avviene perché toccare un animale libera l’ossitocina, l’ormone “sentimentale”.
L’ossitocina viene spesso chiamato “ormone dell’abbraccio” perché viene rilasciato quando abbracciamo, tocchiamo o baciamo qualcuno che amiamo. È responsabile della sensazione di calore e di benessere che proviamo quando siamo circondati dai nostri amici e familiari. E ora risulta che l’ossitocina è anche responsabile dei buoni sentimenti che proviamo toccando gli animali.
Nello studio, i partecipanti sono stati autorizzati a toccare un cane o un gatto, o sono stati dati un placebo. I partecipanti che hanno toccato gli animali hanno avuto livelli più alti di ossitocina nel sangue rispetto ai partecipanti che non l’hanno fatto. Quindi la prossima volta che vedi un gatto randagio per strada, va avanti e tocca. Attenzione però a capire se le tue attenzioni gli stanno facendo piacere o lo stanno innervosendo. Il benessere deve essere reciproco.
Non solo carezze: come dimostrare affetto al proprio gatto
Ci sono molte cose che si possono fare per mostrare al proprio gatto quanto lo si ami. Ad esempio possiamo dare loro molte attenzioni. Spendi del tempo a giocare insieme ai micetti. Questo li farà sentire amati e apprezzati.
Un altro modo eccellente per mostrare il proprio amore per il gatto è fornirgli molta acqua e cibo. I gatti possono essere volubili in fatto di alimentazione, quindi è importante dar loro quello che più gli piace. Infine, assicurati sempre che il tuo gatto abbia un posto comodo dove dormire. I gatti amano avere un posto sicuro e accogliente dove riposare e puoi favorirglielo acquistandogli un bel letto o una postazione di sfregamento. Seguendo questi semplici consigli, puoi assicurarti che il tuo gatto sappia quanto lo ami.
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Redazione , 2022-10-29 22:04:00 ,