In Francia 11 persone sono state giudicate colpevoli per aver inviato messaggi di odio all’adolescente che nel 2020 aveva pubblicato un video contro l’Islam

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Mercoledì un tribunale di Parigi ha giudicato undici persone colpevoli di aver inviato messaggi di odio all’adolescente francese Mila, che all’inizio del 2020 aveva pubblicato su Instagram un video ampiamente discusso contenente frasi molto forti contro l’Islam. Nel processo, cominciato a inizio giugno, erano coinvolti dieci uomini e tre donne tra i 18 e i 30 anni di diverse parti della Francia, accusati di aver molestato la giovane attraverso internet e di averle inviato minacce di morte. Le pene sono state sospese perché le persone erano incensurate: alcune di loro dovranno pagare 1.500 euro per i danni alla ragazza e altri 1.000 euro per coprire le sue spese legali. Le accuse nei confronti di uno degli imputati sono state ritirate per mancanza di prove, mentre un altro è stato assolto per vizi di forma.

Le parole del video di Mila, allora sedicenne, avevano provocato un ampio dibattito in Francia su blasfemia, islamofobia, libertà di espressione e violenza di genere.

Tutto era partito con un video in diretta durante il quale un ragazzo aveva iniziato a farle i complimenti e a chiederle insistentemente la sua età, e poi aveva cominciato a insultarla. In un secondo video in diretta – quello contestato – Mila aveva iniziato una discussione con un’altra ragazza e reagendo a nuovi insulti aveva detto tra le altre cose «il Corano è una religione dell’odio, l’islam è una merda». Da quel momento, secondo il suo avvocato, la ragazza aveva ricevuto 100mila messaggi di odio ed era stata costretta a ritirarsi da scuola e a vivere sotto scorta della polizia. A ottobre un’altra persona di 23 anni era stata condannata a tre anni di carcere per averle rivolto minacce di morte, sempre online.

– Leggi anche: La storia dietro al video contro l’Islam di Mila





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