Le migliori stampanti 3D per trasformare le tue idee in realtà

0


Chiunque abbia sempre desiderato progettare oggetti su computer e trasformarli in qualcosa di reale e tangibile troverà nelle stampanti 3D uno strumento che gli consentirà di realizzare i propri sogni (in alcuni casi anche quelli culinari). Un tempo estremamente costose e alla portata solamente di professionisti e aziende, negli ultimi anni le stampanti 3D sono prepotentemente approdate anche nella fascia consumer, con tutta una serie di modelli che possono entrare a far parte della dotazione tecnologica domestica senza richiedere l’investimento di un ingente capitale iniziale. Di seguito abbiamo scelto le migliori, con una guida a quello che c’è da sapere prima di lanciarsi nell’acquisto.

Le tecnologie della stampa 3D

Le stampanti 3D permettono di rendere fisiche e tangibili le proprie creazioni virtuali, trasformando un file presente su computer in un vero e proprio oggetto. Superata la fase di design e completata la progettazione a tre dimensioni è necessario che la propria creazione sia “trasferita” alla stampante che, una volta ricevuti tutti i dati, entrerà in azione e inizierà un processo che, a seconda della complessità dell’oggetto e delle proprie caratteristiche tecniche, potrà richiedere anche svariate ore per essere portato a termine.

Modellazione a deposizione fusa

La modellazione a deposizione fusa, o fdm (acronimo di fused deposition modeling) è probabilmente la modalità di stampa 3D più diffusa attualmente sul mercato, con un ampio catalogo di soluzioni che permettono di ottenere risultati eccellenti anche senza investire capitali iniziali particolarmente ingenti. Il suo funzionamento è basato sulla costruzione a strati dell’oggetto, con un ugello che si muove seguendo il progetto tridimensionale creato su computer e che rilascia termoplastica fusa sulla piattaforma di costruzione. I principali vantaggi nella modellazione a deposizione fusa sono da ricercare nella comodità di utilizzo, con una vasta gamma di materiali (disponibili anche in differenti colorazioni) che sono facilmente reperibili e che non hanno un costo non eccessivamente elevato. Tra gli svantaggi, il più rilevante è sicuramente l’inferiore capacità di riprodurre i particolari più piccoli rispetto alle stampanti stereolitografiche. Pur garantendo una qualità complessiva davvero eccellente, alcuni elementi potrebbero non risultare perfetti al 100%, e richiedere qualche lavoro di post produzione (levigatura) per ottenere un oggetto al top.

Stereolitografia

La stereolitografia (sla) è una modalità di stampa tridimensionale “antica”, ideata negli anni ’80 e ancora oggi ampiamente diffusa sia a livello domestico che professionale. Si tratta di una tecnologia basata sull’utilizzo di un laser uv, che viene indirizzato verso una vaschetta contenente resina liquida e che, mediante un processo chiamato polimerizzazione, la trasforma in un materiale solido che, strato dopo strato, andrà a prendere la forma dell’oggetto desiderato. Il suo principale vantaggio è rappresentato dalla capacità di produrre superfici estremamente lisce e levigate, oltre che di riprodurre con estrema fedeltà anche il più piccolo particolare del progetto originale, permettendo di conseguenza di ottenere oggetti più curati e dettagliati rispetto a quelli realizzabili con un modello a deposizione fusa. Gli svantaggi? Oltre a richiedere un minimo di lavoro di post produzione, indispensabile fare in modo che la resina sia solidificata a dovere, chi presuppone di rivolgersi alla stereolitografia deve mettere in conto sia un investimento iniziale più elevato che una spesa superiore per quanto riguarda i materiali da utilizzare per la stampa.

Le caratteristiche tecniche

Nella scelta di una stampante 3D, oltre a valutare quale delle due tecnologie più utilizzate risulta essere la più adatta alle proprie esigenze, è necessario prendere in considerazione tutta una serie di componenti di natura pratica e tecnica:



Leggi tutto su www.wired.it
di Marco Ravetto www.wired.it 2024-01-22 11:45:31 ,

Leave A Reply