lo storico coach che si separa da Lorenzo Sonego

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Sonego-Arbino: il matrimonio è finito. Si è concluso il sodalizio durato quasi 18 anni tra il campione torinese, vincitore a novembre della Coppa Davis, e lo storico coach. Le voci si rincorrevano ormai da giorni, e adesso la decisione è ufficiale. Si tratta di una svolta clamorosa nella carriera di Lorenzo perché termina un rapporto fortissimo durato quasi 18 anni. Arbino è stato il primo maestro di Sonny, l’ha accompagnato da quando ha preso la racchetta in mano all’età di 11 anni, e l’ha portato ai vertici del tennis mondiale. Sonego è arrivato nel 2021 al numero 21 del ranking mondiale e a fine 2023 ha vinto la Coppa Davis con l’Italia.

Ora, dopo la trasferta americana di Indian Wells e Miami, dove c’era ancora Arbino al suo fianco, Sonego ha maturato la svolta. Tanto che negli ultimi giorni al Circolo della Stampa Sporting si è allenato, al riparo da occhi indiscreti, con Fabio Colangelo, direttore tecnico del Circolo, che già l’ha accompagnato in stagione a Doha e Dubai, in piena sintonia con Arbino, e che potrebbe fare parte del team del futuro. Adesso si cambia. Domani Lorenzo partirà per Marrakech, dove inizierà la stagione sulla terra rossa: l’alba di una nuova era.

Nel tardo pomeriggio, Sonego, prima di dirigersi in Marocco per l’esordio stagionale sulla terra rossa, ha ufficializzato la separazione da Arbino con un affettuoso post su Instagram: «Caro Gipo, dopo quasi un ventennio di vita insime, sento di avere bisogno di nuovi stimoli per la seconda parte della mia carriera. Grazie di cuore per l’incredibile lavoro che hai fatto, per tutti i momenti condivisi insieme e tutti i risultati ottenuti. Tu non sei solo un coach, sei come un padre, una delle persone più importanti della mia via. Il nostro rapporto e la mia stima nei tuoi confronti continueranno per sempre. Ti voglio bene». A corredo due istantanee che racchiudono i 18 anni insieme: una foto con Lorenzo bambino sui campi dello Sporting e un’altra con Sonny trionfatore a Malaga in Coppa Davis lo scorso novembre.



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di
torino.corriere.it
2024-03-28 18:33:26 ,

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