Michela Murgia, il cordoglio da Saviano a Cucciari e Tagliaferri: “Ma l’amor mio non muore”. I messaggi di colleghi e amici

Michela Murgia, il cordoglio da Saviano a Cucciari e Tagliaferri: “Ma l’amor mio non muore”. I messaggi di colleghi e amici

Michela Murgia, il cordoglio da Saviano a Cucciari e Tagliaferri: “Ma l’amor mio non muore”. I messaggi di colleghi e amici



Ma l’amor mio non muore“. L’amico Roberto Saviano ha scelto il titolo del film diretto da Mario Caserini per dire addio a Michela Murgia, la scrittrice sarda, malata da tempo di un carcinoma al quarto stadio, morta ieri sera all’età di 51 anni. Saviano e Murgia si conoscevano e si frequentavano da tempo. Così come Teresa Ciabatti, che faceva parte del suo cerchio più stretto, che ha postato una foto da ragazza e il suo nome di battesimo. O l’amica Chiara Tagliaferri, che a fine luglio aveva partecipato al matrimonio queer di Murgia e che ha scelto la frase “si alza il vento, bisogna tentare di vivere”. Sono tante le persone della cultura e dello spettacolo che hanno voluto omaggiarla: da Geppi Cucciari a Gad Lerner (“era una formidabile, talentuosa e spericolata rivoluzionaria), da Emma Marrone a Luciana Littizzetto.

Ma i messaggi di ricordo e affetto sono trasversali, anche da parte di chi, fino a pochi giorni fa, la attaccava. È il caso, per esempio, di Matteo Salvini, che ha postato una foto della scrittrice con il testo “una preghiera”. Dall’opposta parte politica è arrivato anche il cordoglio della ministra del Turismo, Daniela Santanchè: “”Buon viaggio Michela, la pensavamo in modo diverso, ma spero tu possa ora trovare la pace”. Per restare nella politica, c’è il commiato di Alessandro Zan, deputato del Pd che con Murgia ha condiviso le battaglia per i diritti civili (“lotteremo insieme sempre, perché ci sarai sempre e vinceremo noi”) e Laura Boldrini, che ha affidato il suo pensiero a un lungo posto: “Murgia è stata una donna unica nel panorama italiano: una scrittrice, un’intellettuale, un’artista, una voce libera, una femminista con un occhio dissacrante verso le convenzioni e le ipocrisie. Una persona interessante che amava le provocazioni e la sfida a viso aperto. “Ha vissuto a modo proprio, Michela, con la sua famiglia queer, circondata da affetto. Con le scelte radicali della sua vita e anche con la sua morte, ha dimostrato intelligenza e impegno politico. Di questo e di molto altro le saremo sempre grati”.



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di F. Q.
www.ilfattoquotidiano.it
2023-08-11 06:21:10 ,

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