Nuove Tensioni nel Movimento 5 Stelle: Scontro su Nome e Simbolo tra Grillo e Conte
Chi pensava che la situazione si sarebbe calmata dopo il recente tumulto si sbagliava di grosso. All’interno del Movimento 5 Stelle, nonostante gli sforzi di alcuni mediatori per spegnere il fuoco delle polemiche estive scatenate dallo scambio di battute tra il fondatore Beppe Grillo e il presidente Giuseppe Conte, è emerso nelle ultime ore un nuovo motivo di scontro: la proprietà del nome e del simbolo del movimento.
Rumors di un incontro tra Grillo e Di Battista
Intanto, circolano sempre più voci su un possibile incontro tra Grillo e l’ex membro di spicco Alessandro Di Battista. Se questo incontro dovesse avvenire, sarebbe un segnale forte – e tutt’altro che pacifico – rivolto a Conte. La vera domanda che molti, all’interno del Movimento, si pongono non è tanto se questo incontro ci sarà, ma dove e quando. E l’occasione potrebbe presentarsi presto, dato che Di Battista è impegnato in un tour per promuovere il suo libro “Scomode verità” in giro per l’Italia.
Di Battista: «Io e Grillo? Chiacchiere di giornali poco credibili»
Riguardo all’ipotetico incontro tra Grillo e Di Battista, “se ne parlava”. Ma, come ha spiegato Di Battista durante la presentazione del suo libro a Riva Ligure, «lo ha scritto Il Tempo, un giornale di parte». Ha sottolineato che ciò che scrivono i giornali politici non ha molto valore. Alla domanda su un suo possibile riavvicinamento a Grillo, Di Battista ha risposto con sarcasmo, ribadendo di non avere nulla a che fare con i problemi interni del Movimento 5 Stelle, da cui si è allontanato tre anni fa: «Si può fare politica anche da fuori. Non capisco perché alcuni giornali, che ormai non hanno più alcuna credibilità, continuino a tirarmi in ballo».
La disputa sulla divisione dei beni e il simbolo del Movimento
Con i rapporti tra Grillo e Conte già tesi, si ipotizza addirittura un divorzio tra le due fazioni e la conseguente divisione dei beni. Lorenzo Borrè, avvocato dei dissidenti, ha sollevato la questione su chi possieda effettivamente il simbolo del Movimento 5 Stelle. Secondo Borrè, il simbolo originario appartiene a Grillo, il quale ha anche il diritto esclusivo sull’uso del nome “Movimento 5 Stelle”. Ha citato una sentenza della Corte d’appello di Genova del 2021 per sostenere questa tesi, precisando che se Conte dovesse usare il simbolo contro la volontà di Grillo, quest’ultimo potrebbe ottenere un provvedimento restrittivo e sanzioni economiche. Tuttavia, Alfonso Colucci, deputato e notaio del Movimento, ha respinto queste affermazioni, chiarendo che sia il nome che il simbolo sono registrati a nome dell’attuale associazione del Movimento, e che Grillo ha rinunciato a contestazioni sull’utilizzo del nome e del simbolo.
Patuanelli e la prospettiva del Movimento
Stefano Patuanelli, capogruppo del M5S in Senato, ha dichiarato in un’intervista al Sole 24 Ore che non ci sono ragioni per temere una scissione nel Movimento. Ha ribadito l’importanza di un processo costituente aperto, in cui gli iscritti possano discutere di tutto liberamente. Non sarà compito dei leader imporre o limitare i temi del dibattito.
Ricciardi e Silvestri sulla coesione del Movimento
Riccardo Ricciardi, vicepresidente del M5S, ha sottolineato che il Movimento ha superato diverse uscite di figure importanti come Casaleggio, Di Maio e Di Battista, mantenendo comunque la sua coesione. Francesco Silvestri, capogruppo alla Camera, ha liquidato le voci di uno scontro tra Conte e Grillo come “fantasie giornalistiche”, affermando che non ha mai visto i gruppi parlamentari così uniti e determinati nel loro lavoro.