rewrite this title «Io non mi candido»- Corriere.it

Scende con tre quarti d’ora di ritardo da una Fiat 500 bianca, la stessa auto con cui Giorgia Meloni approdò al Quirinale il giorno del giuramento. Giornalisti e operatori accendono le telecamere, tre clienti dell’hotel di ritorno dalla piscina monumentale dei Papi si stringono nell’accappatoio bianco e inchiodano le ciabatte sull’asfalto: «Ma chi è, la presidente del Consiglio?». È la sorella, bellezza. E le cinque guardie del corpo in divisa nera che la scortano dentro l’hotel delle Terme sono state assoldate dal partito. È il giorno del debutto, nella città (non a caso) del 40,1% di Fratelli d’Italia alle Politiche del 2022. Sul display alle spalle del palco sta scritto «L’Italia cambia l’Europa». La stampa cui è stata riservata la terza fila vuol sapere una cosa soltanto. Arianna lascia, o raddoppia? Alle elezioni europee, «battaglia delle battaglie», correrà soltanto la più celebre sorella minore, o saranno in lista entrambe?

La notizia è proprio lei che la grida, lasciando la sala a discorso appena concluso: «Io non mi candido». Eppure eccola, Arianna Meloni, capo della segreteria politica di Fratelli d’Italia e, da ieri, controfigura elettorale dell’inquilina di Palazzo Chigi: «Non amo stare sotto i riflettori, si può fare politica anche dietro le quinte. Si è parlato tanto della mia presenza qui. Arianna avrà…