Serie tv coreane, l’Italia prova ad attirarle

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Seoul, Corea del Sud – Nel mondo del terzo millennio, si sa, un tag o una citazione giusta possono far decollare o svoltare del tutto una carriera. Oppure dare il via a un fenomeno di massa. Lo racconta in modo efficace e spietato il recente K-Drama intitolato Celebrity, uno dei tanti successi dell’industria dell’intrattenimento della Corea del Sud ad aver conquistato la vetta delle classifiche globali sulle piattaforme di streaming come Netflix. Ma c’è qualcosa probabilmente ancora più efficace di un tag o una condivisione: apparire in un episodio, appunto, di un K-Drama.

Un esempio è quanto accaduto nel 2012, con le riprese dello show sudcoreano Romantic, che vedeva protagonisti coreani tra i 20 e i 30 anni che visitavano i luoghi più celebri della Croazia, dalla capitale Zagabria allo splendido parco nazionale dei laghi di Plitvice e alla città di Dubrovnik, patrimonio mondiale dell’Unesco, sulla costa adriatica. Subito dopo ecco Noonas Over Flowers che seguiva i viaggi di celebri attrici sudcoreane in Croazia. Risultato? Già l’anno dopo, più di 252 mila sudcoreani hanno visitato la Croazia, circa cinque volte di più rispetto al 2012.

Attenzione, non si tratta solo di un boom numerico, ma di un miglioramento delle connessioni a tutti i livelli, a partire da quelle aeree. Prima di queste serie l’Europa orientale era poco collegata alla Corea del Sud, poi è tutto cambiato a causa del picco improvviso della domanda. Con un effetto a cascata, visto che i sudcoreani che arrivano in Croazia si recano anche in Paesi limitrofi per far valere al massimo uno spostamento così ampio. Con benefici dunque per Austria, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovenia. Per non parlare dei benefici sulla reciproca conoscenza tra Paesi e popolazioni.

La missione di Santanchè per attrarre i produttori coreani

Il modello è stato replicato negli scorsi anni anche dalla Svizzera. L’area dello Jungfraujoch, un passo situato fra le montagne Mönch e Jungfrau nelle Alpi bernesi, è apparsa nell’episodio finale di Crash Landing on You, altro K-Drama di enorme successo. I due protagonisti della serie si ritrovano in una scena ad alto contenuto emotivo proprio in un villaggio montuoso della Svizzera, facendo sognare tantissimi spettatori della serie. Molti dei quali, ovviamente, hanno voluto vedere coi propri occhi quei luoghi della Svizzera. La scelta è stata fortunata a livello strategico, visto che i coreani sono tradizionalmente grandi amanti del trekking e delle escursioni in natura.

La domanda sorge spontanea: ma perché non ci prova anche l’Italia? Appunto. Ed eccoci alla cronaca, con la visita a Seoul di Daniela Santanchè tra il 18 e il 20 settembre. La ministra del Turismo è stata la prima componente di un governo italiano a recarsi in Corea del Sud dopo la pandemia. “Da troppo tempo non c’era un ministro italiano qui in Corea, che è un Paese sul quale invece puntiamo moltissimo”, ha esordito Santanchè durante l’evento Open to Meraviglia, come la sfortunata campagna social di promozione turistica all’estero, tenuto nella residenza dell’Ambasciata d’Italia a Seoul. Con lei la neo ambasciatrice Elena Gatto, che si è insediata lo scorso 11 settembre dopo aver prestato servizio in Niger, ma anche una nutrita delegazione istituzionale e commerciale. Tra gli altri, presenti Matteo Zoppas, presidente dell’Italian Trade Agency (Ice) e Ivana Jelinic, amministratore delegato di Enit.



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di Lorenzo Lamperti www.wired.it 2023-09-22 05:00:00 ,

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